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Comune di Sesto Fiorentino
OpenDoccia, arte e spettacolo alla Richard-Ginori per chiedere la riapertura del Museo
L'iniziativa lunedì 27 marzo dalle ore 17:30 all'ingresso della Richard Ginori
Musica, arte, spettacolo e mondo delle istituzioni si danno appuntamento per chiedere la riapertura del Museo di Doccia alla vigilia del G7 della Cultura di Firenze. E’ quanto avverrà lunedì 27 marzo con l’iniziativa “OpenDoccia”, promossa dal Comune di Sesto Fiorentino che, a partire dalle 17,30, vedrà l’ingresso della Richard Ginori (viale Giulio Cesare 50, Sesto Fiorentino) ospitare perfomance artistiche e musicali a cura dell’Associazione Teatro della Limonaia, Atto Due, Company Blu Danza e Scuola di Musica. Un evento “tra la fabbrica e il suo museo” aperto a tutta la cittadinanza e al quale stati invitati il Ministro ai Beni Culturali, Dario Franceschini, i parlamentari toscani, già destinatari di un appello inviato nelle scorse settimane dal sindaco Falchi, il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, i Consiglieri regionali, il sindaco Metropolitano Dario Nardella nonché i rappresentanti delle Istituzioni locali.

“Il ruolo del Ministero rimane cruciale - afferma il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi - ma è necessario che le Istituzioni, a tutti i livelli e a fianco della realtà associative che in questi anni si sono spese per la riapertura del Museo, facciano la propria parte. La prossima settimana, a Firenze, si riunirà il G7 della Cultura. Alla vigilia di un evento così importante, abbiamo voluto cogliere l’occasione per richiamare l’attenzione su quella che rimane una ferita aperta per tutto il nostro patrimonio culturale. Lo abbiamo voluto fare facendo parlare il mondo della cultura di Sesto Fiorentino, coinvolgendo tutta la città attraverso l’arte e la musica, facendo vivere un luogo di cultura attraverso la cultura”.

“Le condizioni in cui versano le opere richiedono un intervento immediato e di largo respiro - prosegue Falchi - E’ incoraggiante vedere l’interesse mostrato dai rappresentanti delle istituzioni rispetto alla vicenda del Museo e la grande mobilitazione che, in queste settimane, ha accomunato cittadini e associazioni. L’acquisizione da parte dello Stato rimane la premessa necessaria verso un futuro che al recupero e alla tutela faccia seguire una valorizzazione in grado di restituire a Sesto e a tutto il nostro Paese un patrimonio inestimabile di storia, arte e cultura”.

20/03/2017 17.57
Comune di Sesto Fiorentino


 
 


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