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Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci
Si è chiusa la mostra “La fine del mondo”. 65.000 persone in cinque mesi al Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato
3500 presenze negli ultimi due giorni di apertura in occasione dell'evento “Waiting for the end”
Domenica 19 marzo 2017 si è conclusa la mostra La fine del mondo che ha inaugurato il nuovo Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato. Dalla sua riapertura, il 16 ottobre 2016 fino a ieri, 65.143 persone hanno visitato il Centro. E' stata vinta la sfida di realizzare una mostra che fosse un progetto di avanguardia, ma nello stesso tempo capace di dialogare con un pubblico ampio anche attraverso tutti i linguaggi del contemporaneo (dalla musica alla danza, dal cinema al teatro).

Nei 5 mesi di apertura de La fine del mondo curata dal direttore Fabio Cavallucci, visitatori provenienti da Prato, dalla Toscana e da tutto il territorio nazionale hanno potuto ripensare alle origini della vita, alla dimensione enorme dell’universo rispetto alla nostra piccola realtà, magari trovando qualche piccolo barlume di futuro. Hanno scoperto la nuova struttura museale realizzata dall'architetto olandese Maurice Nio, interagito con le opere di oltre 60 artisti internazionali e partecipato ai 170 eventi collegati all'esposizione fra conferenze, performance, proiezioni cinematografiche e appuntamenti musicali e a oltre 193 fra laboratori didattici e visite guidate per le scuole.

Dal 17 al 19 marzo si è tenuto anche l'evento Waiting for the End, i due giorni finali di apertura non-stop del Centro Pecci che hanno richiamato oltre 3500 visitatori sia all'interno delle sale espositive che nelle oltre 50 iniziative programmate per l'occasione.

Tra questi possiamo ricordare in particolare la performance di Teatr Cinema e Teatr Akhe, con la loro rappresentazione ispirata alla tragedia avvenuta il 14 luglio a Nizza; l’intervento di Matteo Cerri con il talk Inco-scienza. Tra sonno e ibernazione, il concerto dedicato a Bjork di Paolo Angeli e l’incontro con la scrittrice Michela Murgia e il suo Ereditare la terra che ha concluso l’evento. Anche il programma del cinema è stato intenso, con 22 proiezioni a partire dalla sera di venerdì 17 marzo, tra cui l’interessante intervento di Enrico Magrelli sul caso Moonlight, pellicola vincitrice lo scorso febbraio del premio Oscar come miglior film dell’89° edizione degli Academy Awards.

La mostra La fine del mondo si è tenuta al Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato dal 16 ottobre 2016 al 19 marzo 2017. E' stata curata dal direttore Fabio Cavallucci con la collaborazione, oltre che del team interno, di un nutrito gruppo di advisor internazionali composto da Elena Agudio, Antonia Alampi, Luca Barni, Myriam Ben Salah, Marco Brizzi, Lorenzo Bruni, Jota Castro, Wlodek Goldkorn, Katia Krupennikova, Morad Montazami, Giulia Poli, Luisa Santacesaria, Monika Szewczyk e Pier Luigi Tazzi. Ha presentato opere di Adel Abdessemed, Jananne Al-Ani, Darren Almond, Giovanna Amoroso & Istvan Zimmermann, Anonimi del paleolitico inferiore, Anonimo del paleolitico superiore, Aristide Antonas, Riccardo Arena, Kader Attia, Francis Bacon, Babi Badalov, Fayçal Baghriche, Francesco Bertelè, Rossella Biscotti, Björk, Umberto Boccioni, Kerstin Brätsch, Cai Guo-Qiang, Julian Charrière & Julius von Bismarck, Ali Cherri, Analivia Cordeiro, Isabelle Cornaro, Vincenzo Maria Coronelli, Hanne Darboven, Pippo Delbono, Marcel Duchamp, Marlene Dumas, Jimmie Durham, Olafur Eliasson, Federico Fellini, Didier Fiuza Faustino, Lucio Fontana, Carlos Garaicoa, Adalberto Giazotto, Arash Hanaei, Camille Henrot, Thomas Hirschhorn, Joakim, Polina Kanis,Tadeusz Kantor, Tigran Khachatryan, Robert Kusmirowski, Andrey Kuzkin, Volodymyr Kuznetsov, Suzanne Lacy, Ahmed Mater, Boris Mikhailov, NASA, Henrique Oliveira, Lydia Ourahmane, Pëtr Pavlensky, Gianni Pettena, Agnieszka Polska, Pablo Picasso, Pussy Riot / Taisiya Krugovykh, Qiu Zhijie, Józef Robakowski, Batoul S’Himi, Fari Shams, Santiago Sierra, Hiroshi Sugimoto, Luis Urculo, Emmanuel Van der Auwera, Ekaterina Vasilyeva & Hanna Zubkova, Andy Warhol, Ingrid Wildi Merino, Andrzej Wróblewski, Alik Yakubovich, David Zink Yi

Il prossimo appuntamento espositivo al Centro Pecci sarà l’8 aprile 2017 dal titolo Dalla caverna alla luna. Viaggio dentro la collezione del Centro Pecci a cura di Stefano Pezzato che includerà opere di sessanta artisti selezionate dalla grande collezione del museo. La mostra si sviluppa come un percorso di esperienze dirette a partire da opere-ambiente fra le quali alcune ormai entrate nella storia dell’arte come la Caverna dell’antimateria di Pinot Gallizio e la Luna di Fabio Mauri.

A fine aprile sarà poi la volta della prima personale di Jérôme Bel, il coreografo francese protagonista della “non danza”. Infine arriverà una ricostruzione della Biennale di Venezia del 1972, o meglio della sua sezione Comportamento, curata da Renato Barilli, che portò alla ribalta le tematiche del processo in opposizione alla staticità dell’opera, con artisti quali Mario Merz, Luciano Fabro e Gino De Dominicis.

21/03/2017 10.46
Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci


 
 


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