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Un paese che crede fermamente nell’Europa. Il Comune di Londa aderisce alla manifestazione popolare promossa dalle organizzazioni europeiste e federaliste prevista per domani, sabato prossimo 25 marzo a Roma, in occasione dei 60 anni dei Trattati di Roma. Alla giornata parteciperà una delegazione londese con il gonfalone a dimostrare come i cittadini credano ancora nel progetto di far nascere un’Europa Unita.
Il comune della Valdisieve appoggia incondizionatamente il progetto che è nato a Roma nel 1957 e vuole trasmettere le sue convinzioni anche alle giovani generazioni. È stato infatti organizzato per lunedì prossimo, 27 marzo, un incontro dedicato ai ragazzi delle scuole medie con Stefano Castagnoli Vice-Segretario nazionale del Movimento Federalista Europeo e in collaborazione con l’Istituto di Studi Federalisti Altiero Spinelli.
Per confermare l’importanza del progetto europeo la Giunta ha approvato con un apposita delibera un ordine del giorno in cui si dà atto delle difficoltà legate alla crisi economica, all’emergenza rifugiati, ai problemi di sicurezza e alla politica dell’austerità a tutti i costi che hanno minato la fiducia dei cittadini nei confronti dell’Unione, ma nello stesso tempo si conferma la convinzione che “con un sistema di governo sovranazionale efficace, democratico e responsabile e attento alle questioni sociali, l’Europa può divenire abbastanza forte da garantire il futuro dei propri cittadini”.
E proprio dalle giovani generazioni bisogna partire, secondo l’Amministrazione londese. Con Castagnoli, infatti, i ragazzi delle medie ripercorreranno le tappe del processo di integrazione iniziato nel ‘53 e culminato nel 1957 nei trattati di Roma, seguito nel 1979 dalla prima elezione diretta del Parlamento Europeo fino ad arrivare al progetto di moneta unica.
“In un momento di forte crisi dell'Europa – affermano Aleandro Murras, Barbara Cagnacci e Daniele Palchetti, Sindaco e Assessori di Londa – come Amministrazione abbiamo pensato di far conoscere ai ragazzi della scuola le persone e gli ideali che sono stati alla base del processo di integrazione europea. Vorremmo far capire ai giovani – proseguono - la grandezza di tutto quello che dalle macerie della guerra ha portato a costruire dialogo, cooperazione, collaborazione, pace, sviluppo e integrazione tra gli Stati del nostro continente, per riscoprire un’ Europa un po' diversa da quella del rigore e della finanza, perché saranno i ragazzi di oggi a costruire l'Europa di domani”.