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Anci Toscana
Protezione civile: "Trasformare le calamità in opportunità di rinascita"
Incontro di "Dire e Fare" con Ed Blakely, l'uomo della ricostruzione di New Orleans
Dopo una calamità naturale, bisogna ricostruire pensando in primo luogo al futuro delle città e delle comunità, in maniera sostenibile e liberi dai condizionamenti dei governo e dei gruppi di pressione. E’ questa la lezione venuta stamani da Ed Blakely, esperto di gestione dell'emergenza, l’uomo che ha ricoperto il complesso ruolo di commissario unico per la rigenerazione di New Orleans dopo la tragedia dell'uragano Katrina. Blakeley era l’ospite d’onore di “Partecipazione e resilienza: la sfida della Toscana”, il secondo appuntamento organizzato da Anci Toscana nell’ambito degli eventi di approfondimento della rassegna "Dire e Fare" 2017 che si è tenuto all' Auditorium del Palazzo del Pegaso a Firenze, affollato da oltre 90 persone.

Il tema era quello della protezione civile, ed in particolare dell’importanza dei processi partecipativi nella stesura dei piani dei Comuni; della diffusione della conoscenza dei rischi e dei corretti comportamenti da adottare in caso di emergenza; della condivisione delle scelte nella ricostruzione. Tutto questo perché, attraverso partecipazione, i cittadini possano fare proprio il senso della resilienza, ovvero la capacità di un sistema di adattarsi al cambiamento, fondamentale per far fronte alle emergenze.

Ad aprire i lavori Bruno Valentini, sindaco di Siena e responsabile nazionale della Protezione Civile di Anci. “Siamo in una regione che ha fatto molto in tema di protezione civile. Ma non è facile superare ‘a freddo’, lontano dagli eventi calamitosi, la barriera della diffidenza nei cittadini sui temi della partecipazione – ha detto – sta a noi amministratori, partendo dalle scuole, diffondere quella piena consapevolezza che deve far cambiare i comportamenti. Su questo siamo ancora indietro”. Da parte sua Paolo Masetti, sindaco di Montelupo Fiorentino e responsabile Protezione Civile di Anci Toscana, si è soffermato sul significato della parola ‘resilienza: “Significa reagire all’emergenza in modo efficiente e saper contrastare i disagi, anche da parte degli amministratori, che devono essere capaci di affrontare i disagi. E’ un approccio culturale: sono necessarie formazione e consapevolezza per capire che ai sindaci è demandata una massima responsabilità, purtroppo con risorse limitate”. Sono poi intervenuti Elvezio Galanti dell’Università di Firenze, già direttore generale del Dipartimento nazionale di Protezione Civile e Giovanni Allegretti, membro dell'Autorità Regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione; poi hanno raccontato le loro esperienze di partecipazione Alessandro Franchi, sindaco di Rosignano; Maurizio Verona, sindaco di Stazzema e il rEspnsabile di settore del Comune di Carrara.

Infine, l’atteso intervento del professor Blakely. “La prima questione – ha detto – è che bisogna essere pronti a ricostruire e si deve sapere come ricostruire, partendo dalla dimensione sociale. La situazione italiana è molto particolare, anche se ci sono molte affinità di base con quella degli Stati Uniti: qui la tendenza è ricostruire i siti e le città come erano precedentemente; ma anche questo va fatto pensando al futuro”. Blakeley, che ha collaborato alla ricostruzione di molte città colpite da calamità, ha raccontato la sua esperienza a New Orleans, dover il coinvolgimento e l’ascolto della popolazione è stato fondamentale, e dove alla fine si è riusciti a trasformare il disastro in una opportunità, facendo letteralmente rinascere la città.

03/04/2017 14.01
Anci Toscana


 
 


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