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Riduzione di organico di circa 80 mila lavoratori dal 2010 al 2018 per quanto riguarda i Comuni e di oltre 25 mila per Province e Città metropolitane
Per Anci "Dati allarmanti, serve turn over al 75% in dl enti locali"
“I dati allarmanti diffusi anche da Fp Cgil sulla drastica riduzione del personale dei Comuni confermano quanto Anci dice ormai da tempo e l’assoluta necessità di dare una risposta alla nostra richiesta di sbloccare il turn over al 75%, con un provvedimento da veicolare nel decreto Enti locali”. Lo afferma il segretario generale dell’Anci, Veronica Nicotra.
“Questi numeri preoccupanti producono effetti evidenti sull’organizzazione: da un lato l’invecchiamento della popolazione lavorativa, dall’altro la difficoltà o a volte l’impossibilità di acquisire le professionalità necessarie e non fungibili internamente. I più recenti dati censiti dalla Ragioneria Generale attraverso il Conto annuale – spiega Nicotra - testimoniano che nei Comuni meno di un dirigente ogni cento ha un’età inferiore ai 40 anni, mentre oltre 7 dirigenti su 10 hanno più di 50 anni. Molte amministrazioni – aggiunge il segretario generale dell’Anci - non sono in condizione di sostituire il ragioniere, il responsabile dell’ufficio tecnico, il comandante della polizia municipale, e le vacanze di organico devono essere gestite con soluzioni per lo più provvisorie e non sempre ottimali. I sindaci – conclude Nicotra - non chiedono di ampliare la spesa di personale, che rimane governata da regole severe e stringenti, ma solo di poter sostituire le risorse che cessano dal servizio - in tal modo rigenerando le risorse umane con personale più giovane - e di avere personale per garantire servizi ai cittadini. Perché questo è ciò che fanno i Comuni: erogano servizi. Ricordiamolo sempre”.


Il comuncato Cgil-FP:

Pa: Fp Cgil, da Comuni a Province in 8 anni -105 mila lavoratori
Per effetto blocco turn over, governo riapra ingressi o a rischio servizi

Roma, 10 aprile - Una drastica riduzione di organico di circa 80 mila lavoratori dal 2010 al 2018 per quanto riguarda i Comuni e di oltre 25 mila per Province e Città metropolitane. È quanto risulta da una elaborazione della Fp Cgil Nazionale, condotta sui dati del Conto annuale dello Stato, alla vigilia del Consiglio dei ministri che dovrebbe dare il via libera al decreto Enti locali, con al centro il tema dello sblocco del turn over.

Una riapertura dei processi di ingresso in questo segmento della Pubblica amministrazione che diventa per la Fp Cgil "vitale" alla luce dei numeri. Secondo la categoria della Cgil, infatti, proprio in ragione del blocco delle assunzioni, si è drasticamente ridotto il numero degli addetti di Comuni e Province. Nel primo caso (Comuni) si registravano, infatti, 379.296 lavoratori nel 2010, calati a 348.974 nel 2014, per arrivare a 336.822 nel 2015. Segnando così una riduzione, tra il 2015 e il 2014, di 12.152 unità pari a una flessione del -3,6%, mentre nei cinque anni il calo è del -11,2% per una perdita di ben 42.474 lavoratori. La Fp Cgil Nazionale avverte poi, secondo la sua elaborazione, che se il trend della riduzione degli organici dovesse rimanere quello dell'ultimo anno preso in considerazione, ovvero il 2015, nel 2018 avremo poco più di 300 mila dipendenti, per una riduzione complessiva rispetto al 2010 del -20%.

Quanto invece alle Province, l'organico complessivo nel 2010 segnava 52.910 lavoratori, calati a 47.183 nel 2014 e a 41.288 l'anno successivo, dato quest'ultimo frutto della somma dei dipendenti di Province (31.801) e Città metropolitane (9.487), in ragione degli effetti della riforma Delrio. Ridotti così in un anno, tra il 2015 e il 2014, di 5.895 unità pari a un -12,5% mentre sui cinque anni la riduzione è del -22% per complessivi 11.622 lavoratori in meno. Anche qui la Funzione Pubblica Cgil calcola che se il trend della riduzione degli organici dovesse confermare quello dell'ultimo anno preso in considerazione, nel 2018 avremmo un totale di 27.622 dipendenti, per una riduzione complessiva rispetto al 2010 del -48%.

"Questi numeri, seppur parziali, dimostrano con evidenza quanto il blocco del turn over abbia segnato profondamente Comuni e province. Serve assolutamente riaprire i processi di ingresso in questi segmenti della Pa per evitare il rischio paralisi", commenta il segretario nazionale della Fp Cgil, Federico Bozzanca, nello spigare che le previsioni della categoria "non tengono conto in modo completo dei processi di mobilità verso altri enti e dei pensionamenti in regime pre legge Fornero, che hanno ridotto ulteriormente gli organici". Per queste ragioni, continua, "per salvaguardare i servizi che Comuni, Province e Città metropolitane offrono ai cittadini, serve lo sblocco del turn over: ci auguriamo che il Consiglio dei ministri domani lo preveda nel varo del decreto enti locali". Non solo, conclude Bozzanca, "è altrettanto urgente affrontare il tema delle risorse per Province e Città metropolitane, senza le quali è assolutamente impossibile garantire i servizi fondamentali".

10/04/2017 17.34
Anci


 
 


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