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Comune di San Casciano
Nel Chianti due sportelli contro la violenza sulle donne
Interventi concreti di tutela, protezione e consulenza legale per le donne in situazioni di pericolo. Le sedi a San Casciano e a Tavarnelle
Donne senza più paura di parlare, emergere dalla sofferenza e chiedere un aiuto concreto di protezione e tutela nel pieno rispetto della privacy. L’Unione comunale fa rete per dire no alla violenza sulle donne con un’azione concreta volta a tutelare e sostenere i più deboli. Donne in situazioni di pericolo che subiscono quotidianamente episodi di violenza e maltrattamenti, umiliazioni soprattutto negli ambienti domestici. Nei Comuni del Chianti (Barberino, Greve, San Casciano, Tavarnelle) si conferma il progetto, esteso ai territori dell’area sud est, che propone l’uscita dal tunnel. Uno sportello di ascolto e consulenza per donne in situazione di violenza aperto alternativamente a Tavarnelle e San Casciano e rivolto ai cittadini residenti in tutta l’area del Chianti. Tante le attività che sono gestite dall’associazione Artemisia in base alla stipula di una specifica convenzione con l’Unione comunale che per il progetto svolge il ruolo di ente capofila, come stabilito dall'Assemblea della Conferenza dei Sindaci della Zona Fiorentina Sud–Est.

“Lo sportello mette in campo azioni concrete – rileva l’assessore alle Pari Opportunità di Tavarnelle Marina Baretta – ci proponiamo di adottare misure urgenti di protezione e tutela nei casi in cui lo si ritiene necessario, oltre ad intervenire con l’attivazione della rete sociale ed istituzionale e alla creazione di percorsi individualizzati”. Le donne che si rivolgono agli sportelli possono accedere gratuitamente ad un complesso di interventi di primo aiuto: in una prima fase vengono effettuati colloqui per la valutazione della pericolosità, successivamente si elaborano interventi di protezione e tutela e si propongono consulenze legali. Le sedi dello sportello sono segrete e sono aperte una volta alla settimana nei locali messi a disposizione dai Comuni di Tavarnelle e San Casciano. "Crediamo nel ruolo dei presidi territoriali – aggiunge l’assessore Giulia Casamonti - strumenti che possono favorire l’emersione del fenomeno e individuarne l’entità nell’area del Chianti, sappiamo che il problema non solo è presente nei nostri territori ma è caratterizzato da una dimensione in graduale aumento”.

Secondo i dati forniti da Artemisia sono oltre 13mila complessivamente le donne che in Toscana si sono rivolte ai centri gestiti dall’associazione dal 2009 al 2015. Le cittadine di origine italiana (9mila) superano di gran lunga quelle straniere (4mila). “Su questo tema, così complesso e delicato – aggiunge l’assessore alle Pari Opportunità di Greve Maria Grazia Esposito – stiamo lavorando trasversalmente con un’attenzione particolare riservata al settore educativo, nella scuola primaria di San Polo ad esempio è attivo un progetto musicale che affronta con un linguaggio adeguato e simbolico il tema della violenza e del suo contrario, la pace e la tolleranza, e della discriminazione di genere”. L’associazione Artemisia, che al suo attivo ha un’esperienza pluriennale e un’approfondita conoscenza dell’argomento, mette a disposizione un’equipe qualificata costituita da operatori ed esperti. “Il pacchetto di interventi – spiega l’assessore alle Pari Opportunità di San Casciano Consuelo Cavallini – è composta di attività volte a monitorare e acquisire informazioni sul problema, ad elaborare progetti e iniziative che vadano in questa direzione e ci permettano di comprendere l’andamento del fenomeno, attraverso anche incontri periodici e in stretta collaborazione con gli uffici comunali competenti”.
Gli sportelli sono aperti a Tavarnelle e a San Casciano.

11/05/2017 17.11
Comune di San Casciano


 
 


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