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Ordine degli Architetti
Partecipazione dal basso, esperienze a confronto a Firenze
Come si passa dalla partecipazione al progetto? Queste e altre domande al centro dell'iniziativa del 1° giugno alla Palazzina Reale, a cui parteciperanno ospiti ed esperti da tutta Italia e rappresentanti dei comitati cittadini, dai Lupi di Toscana a Oltrarno, Ciompi e Sant'Orsola
Esempi nazionali e locali di partecipazione dal basso a confronto, per rispondere a una domanda: come si passa dalla partecipazione al progetto? Sarà questo il tema al centro della giornata di giovedì 1° giugno alla Palazzina Reale (piazza Stazione 50), dove è in programma l'iniziativa chiamata proprio “Dalla partecipazione al progetto” organizzata dal DIDA (Unità di Ricerca Paesaggio, Patrimonio culturale, Progetto), Ordine Architetti di Firenze e Fondazione Italiana Bioarchitettura.


La giornata, aperta al pubblico, prevede l’illustrazione di esperienze riuscite, in ambito locale e nazionale, per focalizzarsi su un aspetto in particolare: come si passa dalla partecipazione al progetto? Una volta concluso il processo partecipato, quanto e come si traduce in input per il futuro progetto di trasformazione? Quali le criticità? E le proposte di metodo?


Ospiti ed esperti provenienti da tutta Italia si confronteranno per l'occasione a Firenze, città che da anni esprime un'importante spinta alla partecipazione dal basso, con numerosi processi partecipati, che riguardano sia lo spazio pubblico che quello privato a uso pubblico, condotti tanto in maniera organizzata e guidata quanto spontaneamente. Sia le amministrazioni pubbliche che i comitati spontanei di cittadini dimostrano di avere a cuore le sorti dei luoghi in cui vivono e di voler partecipare alle trasformazioni di un organismo vivente come si intende la città.


“C'è tanta voglia di partecipazione, sono tanti i comitati che nascono – spiega l'Ordine degli Architetti di Firenze – nel percorso che va dalla partecipazione al progetto, capita che tra le due fasi venga 'perso' qualcosa per strada. In alcuni casi la partecipazione viene vista come ostacolo, come qualcosa che allunga i tempi, ma in realtà è il contrario, il cittadino che partecipa e che vede le opere nascere anche grazie alle sue idee, una volta realizzate poi sente quelle opere come sue, e quindi si impegna a mantenerle, non ne ostacola il compimento, perché conosce e capisce tutto il cammino che ha portato a farle nascere in quel modo e il motivo per cui sono state realizzate così”.


L'iniziativa andrà avanti per tutta la giornata: la mattina, a partire dalle 9.30, dopo i saluti del presidente dell'Ordine degli Architetti di Firenze Roberto Masini, sono previste le relazioni di Diego Zoppi, Consiglio Nazionale Architetti P.P.C., “Processi di Partecipazione in Europa”; Silvia Viviani, Presidente Nazionale INU, “Spazio Pubblico / Pubblico Spazio”; Susan George, Presidente AIP2 - Associazione Italiana Partecipazione, “Perché la Tavola deve essere Rotonda”; Alessandro Tassi Carboni, Presidente Ordine Architetti P.P.C. di Parma, “Wopa Temporaly”; Anna Alessi, Uff. Legalita` e Diritti Comune di Genova, “Ti Porto nei Caroggi”; Alberto Di Cintio, Unita` di Ricerca PPCP - Universita` di Firenze, “Progetto per Piazza del Carmine”; Jacopo Ghelli, Coordinatore Progetto Partecipato, “San Salvi per Tutti”; Alessandro Tarducci, Presidente Associazione Save the City, “Piazza Libera Tutti”.


Nel pomeriggio, dalle 14.30, è invece in programma una tavola rotonda con i relatori, il pubblico, esponenti della pubblica amministrazione e rappresentanti dei comitati cittadini, che approfondiranno le tematiche affrontate e le criticità emerse nella sessione mattutina. Tra i comitati cittadini, prevista la partecipazione di quelli di Oltrarno, Ciompi, Manifattura Tabacchi, Lupi di Toscana, Sant'Orsola, San Salvi e Belfiore.

30/05/2017 12.21
Ordine degli Architetti di Firenze


 
 


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