Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci
Centro Pecci: domenica 25 giugno si conclude l’esperienza di 76’38’’ + 8
La prima inedita personale del coreografo francese Jérôme Bel e ultima occasione per assistere alla coinvolgente ed emozionante performance “Compagnia compagnia”
Inaugurata lo scorso 29 aprile, 76’38’’ + 8 è la prima personale in un museo del coreografo francese Jérôme Bel, organizzata dal Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci e coprodotta dal Teatro Metastasio di Prato.
Il percorso espositivo, a cura di Antonia Alampi, indaga il carattere e le prospettive dell'atto performativo con installazioni video e performance dal vivo.
Domenica 25 giugno, alle h.17.00 e alle h.21.00, gli ultimi due appuntamenti per assistere alla straordinaria Compagnia compagnia, la performance realizzata da Jérôme Bel nel 2015 e riproposta esclusivamente per il Centro Pecci. Protagonista un corpo di ballo emancipato, composto da performer di ogni età provenienti dal tessuto sociale di Prato e della provincia di Firenze che demolisce gerarchie e convenzioni teatrali. Una performance emozionante che sancisce uno scambio tra culture ed esperienze, traducendo in linguaggio artistico la multiculturalità della società contemporanea e, allo stesso tempo, esaltando l’individualità dei singoli partecipanti. Jérôme Bel offre un diverso approccio alla danza in cui danzatori professionisti e amatoriali provenienti da contesti culturali e sociali differenti hanno accesso, insieme, alla scena.
In mostra sono presenti anche altri lavori di Bel tra cui Danzare come se nessuno stesse guardando (2017), opera appositamente concepita per la mostra al Centro Pecci: un ballo continuo per un/a solo/a ballerino/a alla ricerca di un concetto di danza privato di gravità, desiderio, cultura e aspettative, una danza che inghiotte i suoi spettatori ma che esiste anche senza di loro. Diaporama (1994-2017) è invece uno slide-show che presenta l’archivio in fieri del coreografo: una collezione di immagini di strutture teatrali dei generi più vari e che illustra lo sviluppo, la metamorfosi e le molteplici forme assunte dallo spazio teatrale nel mondo. Il rapporto tra la cultura capitalistica e l’individuo, una riflessione sul ruolo del segno (il brand) e della sua influenza determinante sulle nostre azioni quotidiane è affrontato dal video Shirtology (1997/2015). L' opera Vèronique Doisneau (2004), la storia della vita di una ballerina del corpo di ballo dell’Opera di Parigi, evidenzia invece l’alienazione causata dalla gerarchia e dalle condizioni di lavoro imposte nel contesto della danza classica.
Come dichiarato da subito nel titolo, è il tempo, più che lo spazio, a caratterizzare questo percorso: 76’38’’ + 8 allude proprio alla durata ideale del percorso espositivo, dato dalla somma delle lunghezze dei video in mostra, un incoraggiamento a osservare i lavori dall’inizio alla fine, norma classica all’interno del teatro ma comportamento inconsueto in un museo.
Nel fine settimana è previsto anche un laboratorio per bambini e famiglie ispirato alla performance Compagnia compagnia: sabato 24 alle h.16,30 per bambini dai 3 ai 6 anni e domenica 25 alle h.16,30 per bambini dai 7 agli 11 anni.
Inoltre in estate il contemporaneo è per tutti grazie all’iniziativa del Centro Pecci che offre un biglietto ridotto a 5 euro, dal giovedì alla domenica in orario serale (dalle h.20.00 alle h.24.00) fino a sabato 30 settembre 2017.
www.centropecci.it
22/06/2017 12.11
Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci