Regione Toscana
Migranti: interrogazione Lega nord su presenza ‘diniegati’ in Toscana
L’assessore Bugli ha risposto in merito alle persone cui è stato negato lo status di rifugiato. Casucci, Ln: “Devono essere rimpatriati, inaccettabile non sapere quanti sono, dove vivono e in quali condizioni di salute”
L’assessore regionale Vittorio Bugli ha risposto in Aula ad una interrogazione del consigliere Marco Casucci (Lega nord) sulla presenza di ‘diniegati’, persone alle quali è stato negato lo status di rifugiato, in Toscana. Quanti sono in Toscana? Dove alloggiano? In quali condizioni sanitarie si trovano? E come la Giunta regionale intende gestire il problema? Queste le domande poste dall’interrogazione di Casucci. “La Regione non può dare i dati richiesti“, per il fatto la questione “non è materia di competenza regionale”, ma del Viminale, ha spiegato Bugli. Si è invece “messa a disposizione per richiedere a più riprese al Governo che le due procedure di accettazione o diniego dello status di rifugiato, quella amministrativa di prima istanza e quella affidata al tribunale, siano le più veloci possibili”. Bugli ha osservato che “da un lato il decreto Minniti procede a introdurre norme che velocizzano l’iter”, che in Toscana ci sono ora due commissioni territoriali per il diritto di asilo, “dopo la prima a Firenze, anche una seconda sulla costa” e, infine, che “anche il tribunale ha richiesto un rafforzamento delle strutture che seguono questi aspetti”. La Regione metterà alcune unità del proprio personale amministrativo a disposizione, per aiutare il tribunale a velocizzare le procedure”.
“La risposta ammette esplicitamente che non sappiano quanti sono i diniegati in Toscana, dove vivono e in che condizioni sanitarie si trovano. Questa è la situazione in cui viviamo”, ha dichiarato nella replica il consigliere Casucci. “È inaccettabile che non si sappia quanti siano nella nostra regione, lo diciamo con forza. I diniegati, che di fatto sono clandestini, devono essere rimpatriati”. (s.bar)
27/06/2017 20.16
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