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Redazione di Met
Echi musicali scandinavi sotto la Loggia dei Lanzi: dalla Bibbia alle saghe nordiche
Venerdì 21 luglio 2017, alle ore 21.15, in Piazza della Signoria, sotto la Loggia dei Lanzi
Echi scandinavi e colori nordici sono i pilastri del quinto appuntamento del Festival Internazionale delle Orchestre Giovanili, venerdì 21 luglio 2017, alle ore 21.15, in Piazza della Signoria, sotto la Loggia dei Lanzi.
Christian Schmiedescamp, primo trombone dell’Orchestra Filarmonica di Copenhagen, dirigerà la danese Dusika Youth Symphony Orchestra, formazione nata nel 1988 e rogolarmente ospite di festivals e rassegne giovanili internazionali in Francia, Belgio, Paesi Bassi, Polonia, Australia, Germania, Russia, Estonia, Scozia, Repubblica Ceca.
Per la serata fiorentina l’orchestra presenta un programma di brani di compositori della penisola scandinava, eccezion fatta per la Fantasia per clarinetto e orchestra di Donato Lovreglio su temi de La traviata di Giuseppe Verdi, interpretata dal solista Mads Holtenbang.
Gli Echi di Ossian del compositore danese Niels Wilhelm Gade apriranno il concerto. Si tratta della composizione che ha consacrato l’autore alla fama internazionale grazie alla sua capacità orchestrale di evocare il romanticismo scandinavo, prendendo come modello musicale i romantici tedeschi e le loro saghe nordiche. Nazionalismo che lo portò fino alla composizione dell’Inno di Danimarca.
Dall’opera Saul e David di Carl Nielsen sarà eseguito il Preludio dell’atto II e, sempre dello stesso autore, dalla Maskarade, si potrà ascoltare la Danza dei Galletti. Nel primo brano la vicenda biblica mette in scena la contrapposizione dei temperamenti: quello di re Saul, tormentato e indeciso, tuttavia capace di superare le superstizioni del suo popolo con la forza, e David, il giovane e schietto pastore, l’eroe simbolo del volere divino, figlio di quel Dio invisibile che, però, pervade tutta la composizione. Maskarade è, invece, è un’opera comica contenente una suite di danze, delle quali l’orchestra propone quella dei Galletti che apre il III atto dell’opera, nella quale si racconta delle pubbliche feste mascherate che avevano luogo nella capitale danese nel Teatro, importante luogo sociale della vita cittadina aristocratico-borghese.
Chiude il concerto l’esecuzione della Sinfonia n. 8 in Sol maggiore op. 88 del compositore boemo Antonin Dvorak, profondamente influenzata dalla musica popolare slava romantica, memore di commenti e confessioni personali, di ingenua franchezza, che prendono voce in romanze, frasi tenere, valzer, momenti lirici e cameristici ora felici, ora meditativi ora animati, che esplodono, nel finale, per liberarsi in quelle primitive e autentiche energie vitali.

Mads Holtenbang Clarinetto solista

18/07/2017 9.22
Redazione di Met


 
 


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