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Redazione di Met
Emergenza siccità: il lavoro dei Consorzi fra irrigazione e prevenzione
Stagione irrigua anticipata e manutenzione straordinaria dei fiumi in vista di nuovi probabili temporali. Se ne parlerà nel convegno organizzato da Coldiretti e Anbi Toscana lunedì 24 luglio a Firenze nell’auditorium del Consiglio Regionale
Irrigazione di coltivazioni
Piogge dimezzate con livelli pluviometrici scesi di oltre 50 centimetri rispetto agli ultimi trent’anni. In Toscana è allarme siccità, ma i Consorzi di Bonifica sono mobilitati anche sul fronte opposto. Oltre ad affrontare l’emergenza idrica, destinata secondo gli esperti a protrarsi fino a metà agosto, si intensifica il lavoro di manutenzione sul reticolo idrogeologico per prevenire i disagi che potrebbero verificarsi con i temporali in arrivo. I due fenomeni, apparentemente contraddittori, sono infatti probabilmente destinati a convivere per alcune settimane: i nubifragi in arrivo potrebbero essere solo in minima parte assorbiti dal terreno anche se asciutto, a causa della loro forte intensità, non attenuando la siccità ma provocando probabilmente allagamenti e problemi.

Di questo e di una seria politica di valorizzazione della risorsa idrica si parlerà nel convegno organizzato da Coldiretti e Anbi Toscana lunedì prossimo 24 luglio a Firenze nell’auditorium del Consiglio Regionale con gli interventi di Eugenio Giani, presidente Consiglio Regionale Toscana; Marco Bottino, presidente Anbi Toscana; Federica Fratoni, assessore all’Ambiente della Regione Toscana; Marco Remaschi, assessore all’Agricoltura della Regione Toscana, Massimo Gargano, direttore nazionale di Anbi; Erasmo d’Angelis capo unità di Governo “Italiasicura” e con le conclusioni di Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana.

Sul fronte siccità, poche settimane fa il presidente della Toscana Regione, Enrico Rossi, ha firmato la dichiarazione di stato d’emergenza regionale relativa alla crisi idrica in Toscana, dando mandato a una task force di presentare un piano straordinario di interventi per mitigare gli effetti della carenza di acqua, già misurabile nei fiumi e nelle riserve idriche toscane. Intanto, i Consorzi di Bonifica toscani hanno già da tempo avviato misure per fronteggiare il problema, anticipando la campagna irrigua rispetto agli scorsi anni.

Il Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, in accordo con le organizzazioni agricole si è attivato da settimane per affrontare l’emergenza e, in sensibile anticipo rispetto agli anni scorsi, ha dato il via alla stagione irrigua, iniziando la distribuzione dell’acqua ai campi e alle colture del territorio tramite i canali irrigui e promuovendo iniziative utili a limitare al massimo le problematiche legate alla distribuzione dell’acqua ai coltivatori. Sono stati inoltre intensificati i controlli sul territorio per verificare che l’acqua sia prelevata (pena sanzione) solo da chi è in possesso di autorizzazione. Per emergenze sulla distribuzione dell’acqua, è poi attivo il servizio di reperibilità 24 ore su 24. Dell’ultima ora la crisi idrica sul Lago di Massaciuccoli che è sotto il livello di guardia e ha richiesto la sospensione dell'approvvigionamento idrico per salvaguardare la salute del Lago. Una misura eccezionale adottata dalla Regione Toscana, che non accadeva dal 2009. Il Consorzio, visto il permanere di una situazione climatica particolarmente siccitosa e i danni che potrebbero subire le colture a causa dell’interruzione dell’irrigazione, ha chiesto la convocazione di un incontro urgente con tutti i soggetti interessati al fine di valutare e condividere le iniziative possibili per mitigare le conseguenze della sospensione per le aziende agricole interessate. Il Consorzio ha inoltre avviato alcuni progetti per far fronte al problema: quello di ammodernamento delle reti irrigue dei canali demaniali per la pianura lucchese (per un investimento di circa 7,6 milioni di euro) e quello di manutenzione straordinaria ed ammodernamento degli impianti irrigui nella Lunigiana (circa 11,4 milioni di euro). Quest’ultimo sarà portato avanti a stralci: i più immediati sono finalizzati al potenziamento della fornitura grazie a lavori sulle opere di presa e di pulizia degli invasi (investimento di 800 mila euro). Per la Versilia sono previsti invece interventi sulle reti irrigue del bacino Massaciuccoli Pisano e del fiume Lombricese (rispettivamente per circa 2.7 milioni e 250 mila euro). A questi si aggiungono le manutenzioni in gestione ordinaria e straordinaria quotidiane che però non possono sostituirsi al risanamento e potenziamento organico delle reti irrigue: reti che allo stato attuale presentano la necessità di un rilevante investimento strutturale.

I dati della Campagna irrigua del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, attiva su quattro distretti, registrano 138 concessioni rilasciate per una superficie irrigata di 488 ettari. Per dare da bere all’agricoltura senese e aretina, una risposta è stata individuata nell’uso irriguo dall’acqua di Montedoglio, servizio gestito dal Consorzio nei Distretti 1, 21 e 7 in provincia di Arezzo, e nei distretti n. 42 e 43 in provincia di Siena. Per la gestione dell'acqua, il Consorzio di avvale di tecnologia di avanguardia a livello nazionale, con sistemi di telecontrollo che consentono di monitorare da remoto (quindi smartphone, tablet e pc) il funzionamento della rete e i prelievi irrigui, nonché di comandare a distanza le valvole sezionatrici delle condotte principali. In particolare per la Valdichiana e la provincia di Arezzo, l’invaso di Montedoglio è fondamentale per evitare disagi al territorio: è stato ribadito anche dalla Regione nell’incontro sulla crisi idrica dove è stato presentato il piano da 4 milioni di euro di interventi per realizzare 22 pozzi. Anche il governatore Enrico Rossi, ha ricordato che a Montedoglio stanno per partire i cantieri che consentiranno di raddoppiare la capacità di invaso di quello che è il più grande bacino dell’Italia centrale. Una decisione subito condivisa anche dal presidente del Consorzio Paolo Tamburini.

Nei comprensori dei Consorzi 3 Medio e 4 Basso Valdarno i fiumi e le reti di bonifica sono quasi tutti a secco: in questo contesto si sta lavorando per rimuovere materiale in alveo e procedere al primo taglio della vegetazione per eventuali temporali eccessivi che probabilmente seguiranno la siccità.

Da diverse settimane il Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa sta incontrando gli agricoltori e le aziende per affrontare insieme la siccità, confermando l’impegno a monitorare la situazione, vigilare e controllare l’utilizzo della risorsa idrica. Il Consorzio inoltre si è già attivato con Asa, coadiuvato dalle amministrazioni locali, per mettere in campo tutti i possibili percorsi, anche di medio-lungo periodo, finalizzati a sostenere le aziende agricole in questo momento di forte difficoltà. In questo senso la scorsa settimana in attuazione del Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 78 del 16.06.17 ad oggetto “Crisi Idrica 2017. Dichiarazione stato di emergenza regionale relativamente a tutto il territorio regionale ai sensi dell'art. 2 della legge regionale 24/2012” la Regione Toscana ha destinato 100 mila euro al Consorzio Toscana Costa per la realizzazione di un impianto per l'utilizzo dei reflui per l'irrigazione, in grado di alimentare l'acquedotto irriguo, attraverso la Fossa Calda, con acque depurate provenienti dalla tubazione di collegamento tra il depuratore Guardamare e Campo alla Croce. L'intervento è stato pensato in particolare per dare un aiuto all'agricoltura e nello specifico alla coltura del pomodoro in Val di Cornia, prodotto trainate dell'economia locale. Il Consorzio si occuperà di tutte le fasi procedurali finalizzate alla realizzazione dell'opera, con la redazione e approvazione del progetto dell'opera, l'affidamento dei lavori, la direzione e il collaudo.

Per venire incontro alla richiesta di molti utenti, anche il Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud ha dato il via in anticipo al servizio di irrigazione. Il Consorzio infatti, gestisce un impianto che, con una superficie di 3350 ettari, arriva a soddisfare ben 608 utenze, di cui 249 sono aziende agricole. Tecnici e operai stanno provvedendo ai vari interventi di manutenzione e ad aprire le 26 diramazioni (o comizi), attraverso i quali l’acqua arriva alle utenze finali. Saranno le condizioni meteo a decidere se l’impianto rimarrà da subito in funzione in maniera continuativa sino al termine della stagione. Negli scorsi giorni, il presidente del Consorzio, Fabio Bellacchi, ha partecipato inoltre a un primo incontro voluto dal sindaco di Sorano (GR), a cui ha preso parte anche Stefania Nuvoli (responsabile della Gestione e tutela delle risorse idriche nel settore agricolo - cambiamenti climatici della Regione Toscana), per trovare una soluzione al problema della siccità che anche a Sorano sta causando numerosi problemi. Inoltre il recente finanziamento ottenuto dal Ministero per i lavori sul canale primario dell’Ombrone consentirà, a lavori ultimati, una minore dispersione di acqua, utilissima nei momenti di maggiore emergenza idrica.

22/07/2017 15.03
Redazione di Met


 
 


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