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Regione Toscana
Pesca sportiva: nuova legge toscana, via libera in commissione
Licenziata a maggioranza la proposta di legge sulla gestione delle risorse ittiche e la regolamentazione della pesca nelle acque interne
Gestione e nuova definizione della fauna ittica e del concetto di acque pubbliche, ridefinizione della consulta ittica regionale e disciplina della vigilanza e della guardia ittica volontaria. Queste alcune delle novità introdotte dalle modifiche alla legge regionale 7 del 2005, sulla “Gestione delle risorse ittiche e regolamentazione delle acque interne”. La nuova proposta di legge è stata licenziata a maggioranza dalla commissione Sviluppo economico e rurale, presieduta da Gianni Anselmi (Pd) con il sì del Partito democratico, il no del gruppo Lega nord e l’astensione del Movimento 5 Stelle. Il testo passa ora all’esame dell’Aula.

Dopo i primi mesi di gestione da parte della Regione, che ha assunto le vecchie competenze delle province a seguito del riordino istituzionale, si sono rese necessarie alcune modifiche per meglio definire l’ambito di applicazione della legge, che comprende non solo i prelievi, ma anche la gestione della fauna ittica. Tra i contenuti della proposta di legge, la nuova definizione del concetto di acque pubbliche che comprende tutte le acque dove possono vivere popolazioni ittiche allo stato naturale e la redazione di un elenco delle acque interne di interesse per la pesca. Si attribuisce ai Comuni la competenza alla gestione degli invasi naturali ed artificiali posti all’interno dei parchi urbani. In qualità di responsabili dei parchi, i Comuni sono chiamati ad esercitare anche le competenze in materia di fauna ittica e di pesca su tali invasi. Viene ridefinita la rappresentatività di associazioni dei pescatori dilettanti, associazioni ambientali, associazioni di pescatori professionali della consulta ittica regionale. Si pianificano le immissioni di fauna ittica, con l’individuazione e l’attuazione dei metodi di controllo e gestione degli istituti ittici.

Si precisa che le licenze di pesca di tipo D sono da utilizzare per la pesca sportiva anche nelle manifestazioni didattiche o promozionali. Nelle modifiche viene introdotto il divieto di commerciare i pesci catturati nell’esercizio della pesca dilettantistica e vengono ridefinite le sanzioni amministrative alla luce delle recenti disposizioni nazionali.

L’atto disciplina l’esercizio della vigilanza volontaria e la figura della guardia ittica volontaria, con il necessario attestato di abilitazione rilasciato dalla Regione, a seguito del superamento di un esame. La proposta di legge andrà all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio regionale. (bb)

28/09/2017 16.22
Regione Toscana


 
 


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