Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci
Proseguono al Centro gli appuntamenti sugli archivi del contemporaneo in toscana
Giovedì 19 ottobre incontro su Pietro Grossi
Proseguono al Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato il ciclo di incontri pubblici di studio e approfondimento su differenti archivi di "artisti" contemporanei. Giovedì 19 ottobre alle ore 17 nella Sala Cinema avrà luogo la conferenza su Pietro Grossi, musicista e compositore, pioniere di musica elettronica e arte generativa.
Incontro pubblico con esposizione di materiale d’archivio proveniente da: Associazione Pietro Grossi, Archivio Lara – Vinca Masini, CID/Arti Visive, Palli Collection oltre al video di Stefano Leone, Omaggio a Pietro Grossi
Introducono: Stefano Pezzato, Francesco Giomi (intervento in video) e Marco Ligabue.
Testimonianze e riflessioni di: Lelio Camilleri, Girolamo De Simone e Roberto Neri.
Interventi su: “Arte e/o Computer” di Andrea Ferrara alias Ongakuaw, Sergio Maltagliati, Tommaso Tozzi e Enrico Zimuel alias Catodo.
Iniziativa realizzata dal Centro Pecci in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana e con il sostegno di Comune di Prato e Regione Toscana
PIETRO GROSSI
Venezia 15 aprile 1917 – Firenze 21 febbraio 2002
Dopo aver conseguito il diploma in violoncello e composizione al Conservatorio di Musica di Bologna, a diciannove anni vince il concorso per il posto di primo violoncello nell'orchestra del Maggio musicale fiorentino. Nel 1941 si diploma in composizione e comincia a scrivere opere per orchestra e musica da camera. Nel 1956 vince il concorso per l'insegnamento di violoncello presso il Conservatorio "Luigi Cherubini" di Firenze, incarico che ricopre per quarant'anni. Nel 1961 istituisce e dirige a Firenze l'Associazione Vita musicale contemporanea, con lo scopo di organizzare cicli di concerti che si svolgono ogni anno, fino al 1967. Al 1962 risalgono i suoi primi contatti con i calcolatori. L'anno successivo fonda a Firenze lo studio di Fonologia musicale S2FM uno dei primi al mondo. Nel 1967 sperimenta la computer music, suonando il Quinto capriccio di Paganini, con un gigantesco computer con schede perforate, esperimento perfettamente riuscito presso la Olivetti General Electric a Pregnana Milanese. Nel 1970 presenta il suo primo package di programmi destinati alla computer music al Festival di Musica contemporanea di Venezia. Nel 1975 viene termina la costruzione del TAU2, sistema di sintesi del suono prodotto per lui a Pisa presso l'Istituto di elaborazione dell'informazione del Cnr. Nel 1980 comincia ad utilizzare il sistema di sintesi del suono Irmus, che l'Istituto di ricerca sulle onde elettromagnetiche del Cnr di Firenze ha elaborato per lui. Dal 1986 sperimenta anche nel campo dell'immagine si occupa di computer. Spinto dalla volontà di verificare le infinite potenzialità dell'elaboratore, nel 1991 concepisce l'Homebook, un'editoria personalizzata e realizzata 1917con programmi da lui elaborati, che garantiscono l'unicità grafica di ogni opera. Produce 86 programmi, che danno origine a caratteri diversi, e qualche centinaio, destinato a costituire lo sfondo grafico sul quale inserire i testi. Insieme a Sergio Maltagliati, compositore e programmatore che si occupa di arte digitale e computer music, nel 1997 progetta e realizza il primo esperimento italiano di lavoro multimediale collettivo on line netOper@, un'opera sottoposta a continue modifiche grazie ai contributi che, via internet, riceve dai più di trenta (net)artisti coinvolti.
18/10/2017 12.56
Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci