L’idea di un percorso dell’acqua nasce dalla semplice constatazione che a Fiesole sono numerosi i punti di affioramento di vene d’acqua.
Fin dalle epoche più antiche, sicuramente almeno dall’età etrusca, sulla collina dovevano essere particolarmente numerosi i punti di approvvigionamento. Una vera e propria rete di pozzi, di diversa profondità e dimensioni, è presente ancora in tutto l’insediamento: alcuni di questi sono visibili ma sono solo una parte di tutti quelli che si trovano ancora oggi all’interno di abitazioni private.
Non è ancora ben chiara la loro cronologia ma sicuramente un certo numero di essi risale all’età etrusca e romana quando la loro disposizione anche all’interno della parte più fortificata dell’insediamento, l’attuale collina di San Francesco, rendeva la città quasi inespugnabile.
Oltre a questa serie di pozzi privati ci sono anche delle strutture e cavità più grandi e monumentali di grande interesse documentario nella topografia e nella storia fiesolana: una per tutte la Fontesotterra, una grotta artificiale sotterranea scavata nel galestro per catturare le numerose vene d’acqua e convogliarle in uno spazio accessibile per la raccolta.
L’acqua fiesolana non era però soltanto “tanta”, era anche “buona”: le antiche cronache medievali fiorentine raccontavano infatti che donava particolare forza e salute in particolare quando usciva da una misteriosa “testa di leone di metallo”.
“Il cammino dell’acqua” vuole quindi proporre un modo diverso di visitare Fiesole riscoprendo tracce consistenti e a lungo ignorate di cultura materiale e vita quotidiana nelle diverse epoche.
“A Fiesole, lungo il cammino dell’acqua”, Sala Costantini del Museo Civico Archeologico, Via Portigiani 9 – Fiesole , domenica 5 novembre ore 10.30.
Le visite guidate sono gratuite. E’ gradita la prenotazione.
Per informazioni e prenotazioni: Biglietteria dei Musei di Fiesole, tel. 055-5961293,
infomusei@comune.fiesole.fi.it