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Fondazione Sistema Toscana/Mediateca Toscana
Io sono mia, di Sofia Scandurra
Venerdì 10 novembre, Cinema La Compagnia (via Cavour 50/r, Firenze)
Torna sul grande schermo il film-manifesto del femminismo in Italia in versione restaurata
Incontro con Fiorenza e Ludovica Scandurra (ore 19) Evento “Marocco in musica” con la regista Farida Benlyazid

La terza giornata del Festival Internazionale di Cinema e Donne, Venerdì 10 Novembre, al Cinema la Compagnia di Firenze è segnata dalla proiezione (ore 16.00) del film-manifesto del femminismo in Italia, Io sono mia, di Sofia Scandurra (1977), con Stefania Sandrelli, Maria Schneider, Michele Placido e Anna Henkel, interamente realizzato con un team tecnico tutto al
femminile, che viene presentato in versione restaurata, alla presenza di Lorenza e Federica
Scandurra, figlie della regista.
Tratto dal libro di Dacia Maraini, Donne in guerra, il film è la storia dei coniugi Giacinto e Vannina Magro, romani, che si recano in vacanza in sud Italia, dove lei acquisterà una nuova consapevolezza e incontrerà nuovi amori che le daranno il coraggio, una volta tornata a Roma, di lasciare il marito, vivere da sola ed essere un esempio di donna emancipata dal ruolo di ancella del focolare, sottomessa al marito.
Contemporaneamente, in sala Mymovies, sarà riproposto il filmato Conversazione con Sofia Scandurra, della regista fiorentina Silvia Lelli, che aveva incontrato la regista prima della sua scomparsa nel 2014. La sua intervista è stata realizzata per il documentario “Violenza Invisibile” presentato durante la scorsa edizione del festival.
All’incontro delle 19.00, ad ingresso libero, saranno presenti le figlie della regista Fiorenza e Ludovica Scandurra, insieme alle registe Silvia Lelli, Farida Benlyazid, Dunja Benjellon, Daminique Cabrera Alle 21, in sala grande, presentazione della sezione Marocco in musica, dedicata alle molte anime musicali di questo paese. Farida Belyazid, la più conosciuta e apprezzata regista marocchina, ci offre la tappa del suo viaggio cinematografico, dedicata alle donne, nel mondo favoloso e colorato della musica amazigh/berbera. Il programma prosegue con l'evento speciale Dominique e il
Mediterraneo e il film L'Autre côté de la mer in cui la condizione di immigrato, il rapporto con la cultura d'origine e quella d'adozione sono oggetto di riflessione e ripensamento per due uomini entrambi costretti alla scelta tra Algeria e Francia.
Programma Venerdì 10 Novembre:
15.30
A Caça Revoluções, Margarida Rêgo, PORTOGALLO, 2014, 11’1974, rivoluzione dei garofani. Si guardano le immagini di allora cercando di capire cosa significhi prendere parte a una rivoluzione, battersi per una causa. Si esplorano le relazioni tra due generazioni, due tempi, due modi diversi di lottare e ci si appropria delle immagine fotografate attraverso il disegno.
Creatures, Tessa Moult-Milewska, POLONIA, 2015, 10’La love story di Harold e Matylda, personaggi grotteschi che cercano disperatamente di sottrarsi dall’ostracismo sociale. Provano a modificare la loro immagine per renderla accettabile. Figure intagliate con la stessa tecnica della grande Lotte Reiniger.
Areka (In lingua basca La fossa), Begoña Vicario,SPAGNA, 2017, 06:35’’Euxebi ha avuto il padre ucciso nella guerra civile e ha subito la repressione franchista. La dittatura è finita da molto ma la memoria negata è difficile da recuperare come i corpi occultati.
Io sono Mia, Sofia Scandurra, ITALIA/GERMANIA/ SPAGNA, 1978, 95’ Primo film italiano realizzato con un team tecnico artistico tutto femminile molto professionale. È tratto dal romanzo di Dacia Maraini Donne in Guerra, lo dirige Sofia Scandurra che lo sceneggia assieme a Lù Leone. La fotografia è di Nurith Aviv, il montaggio di Gabriella Cristiani e le
scenografie di Ricci Poccetto. La musica è scritta da Giovanna Marini. In scena Stefania Sandrelli, Michele Placido, Maria Shneider. Inizia con Vannina e Giacinto in vacanza estiva su un’isola. Una serie di incontri segneranno il cambiamento di lei e l’inizio della sua emancipazione. Ai tempi scandalo e odio/amore di pubblico e critica. Copia restaurata.
Rester là-bas, Dominique Cabrera, FRANCIA, 1992, 45' Dominique Cabrera, che è figlia di francesi nati in Algeria, decide di tornare ad Algeri per incontrare quelli che sono rimasti là e sono oggi cittadini algerini. Cosa ne è della comunità piednoirs?
Un film sulla memoria e sulle percezioni del presente, alla luce delle differenti eredità.
Ici là-bas, Dominique Cabrera, FRANCIA, 1987, 13’ L’Algeria e quel che significa provenire dall’altra costa del mare. C’è chi è partito, ma c’è anche chi ha deciso di rimanere. Per Dominique Cabrera l’occasione di riflettere anche su sé stessa, sul senso dell’impegno politico, delle scelte della realtà e dell’utopia. Anche attraverso il rapporto con la
madre testimoniato da una vera e propria intervista.
Ranger les photos, Dominique Cabrera e Laurent Roth, FRANCIA, 2010, 14'Le foto sono sempre state per me importantissime: compongo sempre gli album come se facessi un film, ordinando le foto come ordino scene e sequenze… Fare foto, sistemarle, dar loro vita, comporta fare delle scelte; amo guardarle, è come fossero delle note, dei quadri, la direzione di un
percorso. Dominique Cabrera 21.00
Les Femmes dans la Musique Amazigh, Farida Benlyazid, MAROCCO, 2016, 25’Il canto delle donne è parte integrale del patrimonio della cultura Amazigh/Berbera nelle sue forme multiple e variate a seconda delle diverse regioni. Facciamo la conoscenza con alcune musiciste, custodi della tradizione o innovatrici, tutte animate dalla stessa passione capace di attraversare tempi e confini.
L'autre côté de la mer, Dominique Cabrera, FRANCIA, 1997, 89'Georges, un industriale pied-noir ha deciso di restare in Algeria dopo l'indipendenza. Nel 1994 torna in Francia per un’operazione chirurgica Il destino lo fa incontrare con Tarek, un medico beur, che ha deciso di rifiutare la sua cultura d'origine. L'amicizia che nasce da questo incontro porterà
entrambi a rimettere il discussione le proprie convinzioni.
Saletta MyMovies
16.00
Lunàdigas, Marilisa Piga e Nicoletta Nesler, ITALIA, 2016, 75’Lunadigas, in lingua sarda, sono le pecore che in certe stagioni non si riproducono perchè risentono dell’influenza della luna. In questo film sono le donne che decidono di non avere figli. Percorrendo l’Italia tra donne celebri o anonime, incontrate da sole o in gruppo, si indaga una realtà poco
esplorata e molto articolata di ragioni, emozioni, vicende diverse. Anche di non pochi pregiudizi.
Conversazione con Sofia Scandurra, Silvia Lelli, ITALIA, 2014, 20’ L'ultima intervista realizzata con Sofia Scandurra, scomparsa il 29 agosto 2014. L'intervista è stata realizzata per il documentario 'La Violenza Invisibile': Sofia è una delle prime donne a lavorare nell'industria del cinema in Italia e racconta le difficoltà legate al 'genere' in quel mondo. Ha firmato importanti regie, co-regie e sceneggiature per tv e teatro e ha fondato a Roma nel 1983 la “Libera Università del Cinema” che ha diretto fino alla sua scomparsa. È la regista di Io sono mia tratto dal libro Donna in guerra di Dacia Maraini.
Biglietti: intero € 7, ridotto € 5/ pomeridiano intero € 5 ridotto € 3/ giornaliero intero € 10, ridotto €6/ abbonamenti intero € 30, ridotto € 20
Info: Laboratorio Immagine Donna 0554288054 email: dicinema@virgilio.it, www.laboratorioimmaginedonna.it, Fb
Laboratorio Immagine Donna e Festival Internaizonale Cinema e Donne

09/11/2017 10.48
Fondazione Sistema Toscana/Mediateca Toscana


 
 


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