MET

Martedì 21 novembre alle 16 in Biblioteca Forteguerriana (Sala Gatteschi) per il ciclo La Forteguerriana racconta Pistoia, Alberto Cipriani parlerà sul tema “La Pistoia del 1839 nel “Quadro geografico-statistico” di Pietro Contrucci”.

A seguire visita guidata ad un’esposizione documentaria in Sala Gatteschi



Il pretino di Calamecca, come era chiamato ai suoi tempi il sacerdote Pietro Contrucci: “figura non principale del Risorgimento pistoiese”, è stato autorevolmente scritto, tuttavia neanche secondaria. Autore di scritti enfatici e celebrativi, magniloquenti e ridondanti, forbiti e ricercati ma anche memore della sua origine che gli faceva usare espressioni dialettali, tipiche della montagna che percorreva con lunghe camminate e di cui ammirava i paesaggi. Cipriani ha pubblicato articoli e saggi su questo personaggio descrivendolo come tipico della sua epoca, nei suoi pregi e nei suoi difetti. Personaggio del primo Ottocento, in una città che fin dall’epoca francese si era divisa fra giacobini e codini, poi fra progressisti e conservatori, il prete Contrucci aveva avuto il coraggio – non comune a tanti - di battersi per la modernità e ne aveva pagato le conseguenze. Era stato amico e stimatore del Gioberti che aveva accolto insieme a Puccini quando era giunto a Pistoia. In seguiro aveva capito che per arrivare all’unità del paese bisognava rivolgersi ai Savoia.



Alberto Cipriani, che ha studiato le corpose memorie manoscritte raccolte nei molti quinterni riuniti nelle “Carte Contrucci” della biblioteca Forteguerriana, ne illustrerà l’opera facendo peculiare riferimento al suo “Quadro geografico statistico del Compartimento pistoiese”, vivace ritratto di Pistoia del 1839.