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Comune di San Casciano
Raddoppiano le violenze domestiche nel Chianti
Donne tra i 30 e i 60 anni, vittime di mariti, ex coniugi ed ex fidanzati. Le assessore Cavallini, Esposito e Casamonti: “stiamo lavorando al potenziamento delle strutture dove collocare donne e madri con i loro figli”
E’ aumentato del doppio il numero delle donne che subisce violenza nei territori del Chianti. Una cinquantina le cittadine, in gran parte donne di età compresa tra i 30 e i 60 anni e madri italiane e straniere con figli minori, che si sono rivolte agli sportelli di San Casciano e Tavarnelle nell’ambito del progetto Sportello antiviolenza territoriale sostenuto dall’Unione comunale del Chianti fiorentino e gestito dall’Associazione Artemisia. Donne che subiscono violenza entro le mura di casa da parte di mariti ed ex coniugi o fidanzati. Madri alle quali la violenza è agita non solo fisicamente ma anche psicologicamente private di autonomia economica, dipendenti in ogni aspetto della vita quotidiana dal coniuge.

Sono alcuni dei dati che emergono dalla relazione che elabora informazioni e contenuti delle richieste di aiuto e prese in carico di donne residenti nei comuni di Barberino Val d’Elsa, Greve in Chianti, San Casciano e Tavarnelle Val di Pesa. Oltre 30 sono le donne seguite al momento con percorsi specifici e personalizzati, dagli operatori Artemisia in stretta collaborazione con gli assistenti sociali dell’Unione comunale del Chianti fiorentino e le forze dell’ordine. Nella relazione appare anche qualche caso di stalking, violenza sessuale e in molti casi è il convivente a perpetrare maltrattamenti sia fisici che psicologici.

“Sta crescendo ma è ancora basso il dato - rilevano le assessore alle Pari Opportunità dei comuni di San Casciano, Greve e Barberino e Tavarnelle Consuelo Cavallini, Maria Grazia Esposito e Giulia Casamonti – che ci indica il numero delle donne che riesce a trovare la forza e il coraggio per denunciare la violenza, vorremmo dire a tutte coloro che si trovano in una situazione di difficoltà o di pericolo che una strada per uscirne è possibile e lo sportello antiviolenza può davvero dare una mano e trovare insieme alle persone che vi si rivolgono un’opportunità di vita migliore”. L’Unione comunale, ente capofila nell’ambito della Conferenza dei Sindaco sul progetto degli sportelli antiviolenza territoriali, sta lavorando non solo al fine di potenziare il servizio di sostegno alle donne ma anche nella ricerca della struttura adeguata ad accoglierle e nell'incremento dell’offerta di posti letto laddove si presentano richieste di aiuto da parte di donne e madri con figli.

Un fenomeno che purtroppo ha ripercussioni anche sui figli. Sono 31 i minori interessati dalla violenza domestica agita sulle madri e 19 sono le donne madri con figli minori rilevate dalla relazione dell’attività dell’associazione Artemisia. La maggior parte è di nazionalità italiana (26) e solo 8 hanno sporto denuncia.

25/11/2017 16.45
Comune di San Casciano


 
 


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