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Comune di Barberino Val d'Elsa
Carabinieri: Montaione, denunce per manodopera clandestina
Altri interventi sul territorio a Signa e Barberino Val d'Elsa
Nel corso di un servizio svolto dai Carabinieri della Stazione di Montaione, del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Firenze e della Stazione Carabinieri Forestali di Empoli, nell’ambito della campagna congiunta nel settore agricolo e forestale, sono state denunciate 4 persone, tutte straniere.
I.Z., 41enne ucraino, è stato deferito per occupazione di manodopera clandestina nella propria azienda, che si occupa di tagli boschivi. Durante il controllo sono stati sorpresi, impiegati al lavoro in tale ditta, tre soggetti, due montenegrini e un marocchino di età compresa tra i 26 e i 32 anni, irregolari sul territorio nazionale. Quest’ultimi sono stati denunciati per ingresso e soggiorno illegale nel territorio nazionale.
L’attività imprenditoriale è stata sospesa in quanto i lavoratori irregolari erano oltre il 20% di quelli impiegati nel totale, ovvero sette. Al titolare, oltre alla denuncia e alla sospensione dell’attività, sono state elevate contravvenzioni per oltre 10.000 euro per l’impiego di tali lavoratori. Nei prossimi giorni verranno effettuate ulteriori verifiche per eventuali violazioni in materia di boschi, territori montani e rispetto del vincolo idrogeologico, difesa del suolo e tutela delle zone di particolare interesse ambientale.

Signa: carabinieri svolgono un controllo straordinario sul territorio

I Carabinieri della Compagnia di Signa, nel corso di un  servizio coordinato, finalizzato al contrasto alla “illegalità diffusa”, hanno deferito in stato di libertà 2 soggetti, un italiano ed un marocchino, perché sorpresi rispettivamente alla guida sotto l’effetto di stupefacenti ed in possesso di numerosi attrezzi da scasso, nonché 4 cittadini nord-africani non in regola con il permesso di soggiorno. Un altro automobilista è stata invece trovato alla guida con valori di alcol nel sangue pari a 0.75 gr/l e segnalato alla competente Autorità amministrativa.
Con il supporto dei Carabinieri del N.A.S e del Nucleo Ispettorato del lavoro i controlli sono stati estesi anche a due esercizi commerciali operanti nel settore della ristorazione e dell’intrattenimento; ad uno di questi, un ristorante cinese sito in Campi Bisenzio, sono state riscontrate numerose e gravi carenze igienico – sanitarie e violazioni in materia di lavoro subordinato che hanno comportato una sanzione amministrativa di 8000,00 euro nonché la notifica del provvedimento di richiesta di sospensione dell’attività commerciale mentre un’ associazione culturale, anche questa sita in Campi Bisenzio, è stata oggetto di sanzioni amministrative pari ad euro 7000 oltre alla segnalazione all’ A.G. per l’illecita installazione di un sistema di videosorveglianza non ammesso dallo Statuto dei lavoratori.
Venivano altresì approntati numerosi posti di  controllo fissi e dinamici che permettevano di:
identificare 76 persone con precedenti di polizia;
avvio del procedimento amministrativo per l’emissione di 6 fogli di via dal Comune di Campi Bisenzio.
controllare 31 autovetture;
effettuare 12 controlli nei confronti di soggetti sottoposti a misure restrittive;
contestare  12 infrazioni al codice della strada.

Barberino Val d'Elsa: 26 spugne fritte posizionate lungo coltivazioni agricole per dissuadere la fauna selvatica, i carabinieri forestali denunciano una persona

Personale militare della Stazione Carabinieri Forestale di Tavarnelle Val di Pesa (FI), su segnalazione della locale Stazione CC, ricevevano da parte di un privato nove spugne “fritte”, trovate ai margini di alcuni filari in una vigna nel Comune di Barberino Val d’Elsa (FI). Scattavano dunque le indagini e approfonditi sopralluoghi sulla proprietà, oggetto del rinvenimento, risultante della stessa persona. I militari individuavano complessivamente 26 spugne, posizionate in vari luoghi. Tutte le 26 spugne ritrovate apparivano unte, annerite ed emanavano un odore come di olio bruciato. Tali spugne, realizzate attraverso la cottura in olio, una volta ingerite da parte di un animale selvatico o domestico, si gonfiano facendo occludere intestino o esofago e portando, in assenza di soccorso immediato, alla morte dell’animale.
I militari provvedevano a sentire più persone, fino ad individuare il responsabile che è stato denunciato all’A.G. ai sensi dell’art. 674 c.p. (getto pericoloso di cose).
Le spugne venivano consegnate all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana con sede a Scandicci (FI) per le analisi tese a rilevare l’eventuale presenza di sostanze tossiche/nocive. L’esito delle analisi stabiliva l’assimilabilità a boccone avvelenato di quanto rinvenuto.
Vista l’estensione dei terreni interessati dal ritrovamento delle spugne, i militari ritenevano opportuno avvalersi della collaborazione del Nucleo Cinofilo Antiveleno (NCA) del Reparto Carabinieri Parco Nazionale Foreste Casentinesi, per compiere un’ulteriore bonifica e rinvenire la presenza di eventuali carcasse animali. Tale sopralluogo veniva attuato mediante l’ausilio di due cani specializzati nell’individuazione di esche avvelenate/pericolose. Durante l’intervento non venivano tuttavia rinvenute altre spugne né alcuna carcassa animale.
Analoghe segnalazioni hanno impegnato i Carabinieri Forestali nei comuni di Tavarnelle Val di Pesa e San Casciano val di Pesa, avvalendosi dei Nuclei cinofili Antiveleno, con esito negativo.
Il fenomeno dei bocconi avvelenati è diffuso e preoccupante. Chi vuole colpire i predatori selvatici per preservare le coltivazioni agricole mette in pericolo anche gli animali d’affezione, procurando in entrambi i casi una morte orribile.

30/11/2017 11.25
Carabinieri-Comando provinciale di Firenze


 
 


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