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Diocesi di Prato
La cappella dell’ospedale di Prato si arricchisce con una nuova opera d’arte
Si tratta dell’immagine della «Madonna che scioglie i nodi» scolpita nel marmo da Enrico Savelli
Accanto alla testa di padre Pio realizzata da Chiara Pasquetti, troverà spazio una statua molto particolare, la cui devozione si sta diffondendo nel mondo grazie a papa Francesco. Si tratta dell’immagine della «Madonna che scioglie i nodi» scolpita nel marmo da Enrico Savelli. La nuova installazione sarà presentata e benedetta domani, giovedì 7 dicembre, con una messa alle ore 17 celebrata dal cappellano ospedaliero don Carlo Bergamaschi.

L’opera è stata donata alla Diocesi di Prato per la cappella del Santo Stefano da una paziente oncologica, desiderosa di rendere più bella la chiesa dell’ospedale, luogo di preghiera e consolazione per tanti malati e i loro familiari. L’opera è realizzata in marmo di Carrara da Savelli, un maestro di fama internazionale nel lavorare questo materiale. L’artista è conosciuto in città per aver ideato la cappella nella nuova sede della Misericordia in via Galcianese.

«Quando scolpisco non seguo progetti - spiega Enrico Savelli -, individuo il blocco di marmo e inizio il mio lavoro». Una caratteristica della sua arte è quella di lavorare moltissimo il materiale, quasi a levigarlo fino a renderlo una lamina sottilissima, trasparente, attraverso la quale passa la luce. In questo caso, in evidenza ci sono le mani di Maria che sciolgono i nodi. «Sono le preghiere, le richieste, le sofferenze che la Madonna raccoglie, scioglie e trasforma portandole nella luce di Cristo», aggiunge Savelli.

La devozione alla Madonna che scioglie i nodi nasce in Germania, nella chiesa di San Pietro in Perlach ad Agusta. È stato Jorge Maria Bergoglio nel 1996, quando era vescovo ausiliare di Buones Aires, a diffondere questa immagine prima in Argentina e adesso che è Papa nel mondo.

06/12/2017 11.02
Diocesi di Prato


 
 


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