Comune di Firenze
Ragghianti e i Critofilm: la critica d'arte sul grande schermo
Mercoledì 13 alle 17:30
Paolo Bolpagni presenta “Ragghianti e i critofilm: arte, critica e divulgazione”, conferenza accompagnata dalla proiezione di “L’arte di Rosai”, del 1957, “Deposizione di Raffaello” del 1948 e “Antelami: Battistero di Parma” del 1963
Il critofilm fu definito da Carlo Ludovico Ragghianti come una “critica d’arte realizzata con mezzi cinematografici, anziché con parole” e fu per questo che tra il 1948 e il 1964 ne realizzò ventuno: il primo è “Deposizione di Raffaello”, l’ultimo è il grandioso e complesso “Michelangiolo”.
Per spiegare al pubblico lo studio e l'opera di Ragghianti, Paolo Bolpagni dà appuntamento mercoledì 13 dicembre alle 17:30 al Museo Novecento con “Ragghianti e i critofilm: arte, critica e divulgazione”, conferenza accompagnata dalla proiezione di “L’arte di Rosai”, del 1957, “Deposizione di Raffaello” del 1948 e “Antelami: Battistero di Parma” del 1963.
L’attività cinematografica di Ragghianti è svolta inizialmente attraverso lo Studio Italiano di Storia dell’Arte di Firenze, e successivamente con la creazione della “seleArte cinematografica”, nel cui ambito nascono diciotto dei ventuno critofilm.
Ragghianti fa del mezzo cinematografico un efficace strumento di indagine critica e di divulgazione, cercando di ricostruire e restituire i percorsi visivi e formali delle opere degli artisti trattati.
Dall’antichità al XX secolo, dalla pittura alla numismatica, dall’architettura all’urbanistica, i critofilm sono anche il frutto della riflessione teorica di Ragghianti sul cinema, iniziata già negli anni Trenta. La loro valenza è molteplice: documentari, saggi di critica d’arte in forma filmica, strumenti di divulgazione. Sempre con un impiego e una padronanza esemplari del mezzo, senza mai asservire l’immagine alla parola (“prima giravo e poi scrivevo i testi”, dichiarò Ragghianti).
Ingresso libero fino ad esaurimento posti. L’ingresso non prevede l’accesso al percorso museale.
12/12/2017 10.44
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