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Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi
Presentazione del Robot Chirurgico Ortopedico in Sala Gialla a Careggi
Venerdì 15 dicembre alle ore 13:00 Pad 2 Nuovo ingresso Largo Brambilla 3 Firenze
Sarà presentato venerdì 15 dicembre alle ore 13 nella Sala Gialla della Direzione di Careggi, nel Nuovo Ingresso in Largo Brambilla 3 a Firenze il primo Robot Chirurgico Ortopedico attivo in Toscana nell’Area Vasta Centro. A illustrare le potenzialità della nuova tecnologia, in grado di aumentare la precisione chirurgica di interventi per l’impianto di protesi di ginocchio e di anca, insieme all’assessore alla Salute della Toscana Stefania Saccardi, il direttore generale di Careggi Monica Calamai.

Una dimostrazione video del Robot Chirurgico sarà presentata nel corso della conferenza stampa e commentata per Careggi dai direttori dell’Ortopedia professor Massimo Innocenti, dell’Ortopedia Oncologica professor Domenico Andrea Campanacci, della traumatologia dottor Pietro De Biase. In rappresentanza degli ortopedici di Ausl Toscana Centro saranno presenti il dottor Giovanni Benelli Direttore Area Specialistica Ortopedica con il dottor Marco Mugnaini Direttore Ortopedia e Traumatologia P.O. OSMA.

Come già avviene per i robot chirurgici multidisciplinari, attivi al padiglione San Luca di Careggi, anche il nuovo Robot Ortopedico istallato al CTO, sarà utilizzato in sinergia con i professionisti dell’Ausl Toscana Centro. Il sistema è costituito da un braccio meccanico che aumenta la precisione della mano del chirurgo. E' programmato in base alla TAC dell’osso su cui intervenire e quindi in grado di limitare anche minime imprecisioni nella preparazione della superficie dove innestare la protesi.

Il robot è utilizzato per le protesi di anca nell’impianto di femore artificiale e di ginocchio, in questo caso consentendo la sostituzione delle cartilagini distrutte dall’artrosi con placchette di metallo. La maggior precisione permette non solo l’utilizzo di protesi più piccole e meno invasive, ma anche una ridotta asportazione di tessuto osseo, oltre a un recupero più rapido dall’intervento e nella riabilitazione. Pochi millimetri di non perfetto allineamento, nell’uso prolungato di un’articolazione sottoposta a sollecitazioni quotidiane, possono fare la differenza in termini di efficienza e di durata della protesi negli anni.

14/12/2017 14.53
Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi


 
 


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