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Comune di Tavarnelle Val di Pesa
“Don Cuba valgo quanto amo”, da Tavarnelle un film
Il progetto culturale nasce da un gruppo di cittadini che costituisce un comitato dedicato alla realizzazione del film. Il sindaco David Baroncelli è uno dei soci fondatori del comitato promotore. Lorenzo Bojola firma la sceneggiatura e la regia
Fu il cinema a scoprire Don Cuba e non il contrario, a far emergere quel grande talento che si affermò nella critica cinematografica italiana, quella passione innata e profonda per la settima arte che il sacerdote comunicatore diffuse ovunque, da pioniere, nelle carceri, nelle scuole e nelle parrocchie. Il cinema era un importante veicolo di educazione e uno strumento utile a promuovere rispetto, civiltà, pace e amore. E’ dalla terra originaria di Don Cuba, il borgo medievale di San Donato in Poggio, che rinasce l’interesse per la cultura dell’immagine, amata e coltivata dal prete chiantigiano per la sua intera esistenza. Un gruppo di cittadini provenienti da Tavarnelle, tra cui il sindaco David Baroncelli, Firenze, Prato e Pistoia, dà il via ad un progetto culturale che si propone di compiere un nuovo viaggio sulla figura di Don Danilo Cubattoli. Si è costituito ufficialmente il comitato promotore “Don Cuba - valgo quanto amo” che opererà per la realizzazione e la divulgazione a livello nazionale di un film documentario, scritto e diretto da Lorenzo Bojola, sostenuto da una rete pubblico-privata che coinvolge istituzioni, mondo ecclesiastico e comunità. Tra i partner figurano l’Unione comunale del Chianti fiorentino, la Caritas diocesana e l’Arcidiocesi di Firenze, il Carcere di Sollicciano.

Un giornalista, a caccia di notizie sulla figura di Don Cuba, scopre caratteri e vicende di uno spirito innovatore, moderno, aperto e accogliente, che lo segnerà profondamente. Con lo spirito indagatore del reporter, ma soprattutto con la volontà di un uomo alla ricerca dell’essenza vera delle cose, il protagonista del film andrà oltre i propri confini professionali. Effettuata la consegna dell’articolo sul tavolo del direttore del giornale, continuerà il suo percorso sulle tracce di Don Cuba, un viaggio alla scoperta dei valori e dei principi che sottendono la filosofia e la vita pratica del parroco, protagonista e sperimentatore del cambiamento culturale del suo tempo. Lorenzo Bojola anticipa la trama del film “Don Cuba – valgo quanto amo” che vuole essere un omaggio all’investimento culturale e sociale in cui credeva fermamente il parroco, la potenza simbolica ed evocativa del cinema legata ai principi evangelici della chiesa. Il cinema favoriva l’inclusione sociale e la crescita educativa delle persone, soprattutto dei più deboli, di coloro che vivevano in una condizione di prigionia ed emarginazione. “E’ un film che tiene a ricordare il significato e il ruolo che il cinema ebbe nella vita di Don Cuba – spiega Lorenzo Bojola - lui che negli anni ’50 cominciò ad occuparsi di cinematografia promuovendola nelle carceri, Don Cuba fu cappellano presso le carceri fiorentine di Santa Teresa e delle Murate e poi a Sollicciano, divenne un noto critico cinematografico che lo portò ad assumere ruoli di responsabilità all’interno dell'ACEC - Associazione Cattolica Esercenti Cinema e ad entrare in contatto con i grandi maestri del cinema italiano, collaborò con Fellini, Pasolini, Olmi, Benigni, Zeffirelli, Scola e tanti altri”.

Per Don Cuba il cinema era un progetto di vita. Per i tavarnellini e non solo diventa un progetto di comunità. “Il comitato - spiega il sindaco David Baroncelli – si pone tra gli obiettivi quello di organizzare eventi, iniziative e raccolte fondi per la realizzazione del film documentario sulla vita di Don Danilo Cubattoli, un sacerdote che nel nostro territorio abbiamo valorizzato con numerose operazioni culturali, tra cui pubblicazioni, mostre, targhe e intitolazioni di luoghi pubblici. A Sambuca la struttura polifunzionale, gestita dalla Pro Loco, porta da meno di due anni il suo nome”. Fanno parte del comitato David Baroncelli, sindaco di Tavarnelle e presidente dell’Unione comunale del Chianti fiorentino, Lorenzo Bojola, Caterina Pani, Antonio Fusi, Francesco Gasperini, Paolo Sardelli, Alessandro Martini, direttore della Caritas di Firenze. Il comitato si è articolato in una sezione esecutiva e una tecnico-artistica che coinvolgerà volti noti del cinema e della cultura italiana. “L’idea di evangelizzare attraverso il cinema è qualcosa che ha segnato in maniera significativa il nostro territorio - conclude il sindaco Baroncelli - e in generale l’arte cinematografica toscana, alcuni dei nostri cittadini, attori e registi, ricordano Don Cuba quando, dotato di un proiettore di 16 mm, diffondeva il cinema nei circoli e faceva cultura condivisa attraverso i primi cineforum”. Il film sarà girato tra San Donato, Tavarnelle, Firenze, Vada, Fiesole e Pistoia. Il cast è in via di definizione.

04/04/2018 14.35
Comune di Tavarnelle Val di Pesa


 
 


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