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Regione Toscana
La Toscana presenta il suo patrimonio agricolo-forestale da valorizzare
L'appuntamento è per le 14.30 del 16 maggio nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati
Un'opportunità per lo sviluppo del territorio, ma anche per realizzare un sogno. La Toscana, tra le regioni più boscate d'Italia con i suoi 109 mila ettari che valgono un quinto del demanio nazionale, dedica oggi una giornata alla presentazione del proprio patrimonio agricolo-forestale: boschi per lo più (molti di origine medicea), ma anche campi da coltivare, fabbricati, annessi e case coloniche.

L'appuntamento è per le 14.30 del 16 maggio nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati in piazza del Duomo 10 a Firenze, sede della presidenza della Regione. L'incontro, su invito, con operatori e cooperative sarà introdotto dall'assessore al patrimonio e bilancio Vittorio Bugli e concluso dall'assessore all'agricoltura Marco Remaschi. Interverranno il direttore di Ente Terre Regionali Toscane Claudio Del Re e il direttore di Toscana Promozione Turistica Alberto Peruzzini. Saranno raccontate storie di imprenditori che hanno a che fare con il patrimonio agricolo forestale e saranno spiegati i passi amministrativi per avere in concessione o acquistare, laddove possibile, i beni oggi disponibili. E' stata realizzata per l'occasione anche una pubblicazione, già on line, che raccoglie le schede descrittive delle principali proprietà.

I beni del patrimonio agricolo forestale regionale sono per loro natura inalienabili: possono essere utilizzati solo temporaneamente con il rilascio di autorizzazioni di meno di un anno o dati in concessione per periodi da sei a venti anni, sempre con avvisi pubblici e dietro presentazione di un progetto da valutare. Se i beni non sono però più funzionali alle finalità pubbliche possono anche essere venduti. Ce ne sono alcuni. Lo strumento in questo caso è l'asta, ma la Regione – come già era stato per i beni in vendita del patrimonio immobiliare – ha scelto di procedere prima con manifestazioni di interesse non vincolanti.

Ma esiste anche la ‘banca della terra', istituita nel 2012 e un'esperienza praticamente unica in Europa per mettere in produzione terreni incolti. Il progetto costituisce un'opportunità anche per i proprietari privati, che possono utilizzare lo strumento per dare in concessione o affitto beni inutilizzati. Tra il 2016 e il 2017 sono stati così affidati 42 lotti, in 26 casi a giovani.

16/05/2018 11.40
Regione Toscana


 
 


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