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Fondazione Orchestra della Toscana
Ultimo concerto dell'ORT per la Stagione 17/18
Al piano Beatrice Rana con Daniele Rustioni sul podio. Saluti sulle note di Brahms e Beethoven
Domani, giovedì 17 maggio al Teatro Verdi di Firenze ultimo appuntamento che chiude la Stagione Concertistica 17_18. Sul podio dell'Orchestra della Toscana torna il direttore principale Daniele Rustioni che saluterà il pubblico sulle note di Brahms e Beethoven. Insieme a lui sul palcoscenico Beatrice Rana, pianista italiana del momento.


Si chiude una Stagione importante per la Fondazione ORT che ha visto confermare le grandi attività di sempre e visto nascere nuovi progetti. Sul podio il direttore principale Daniele Rustioni, protagonista al suo fianco, o per meglio dire alle sue spalle seduta al gran coda, la pianista Beatrice Rana.
Musicista dalla promettente carriera, nonché pianista italiana del momento, a soli 24 anni è già Cavaliere della Repubblica, incensata da critica e pubblico, un’agenda di impegni con la quarta ingranata, come solista, camerista e insieme a tutte le orchestra che contano (tra Roma e Philadelphia, Parigi e Tokyo, diretta da Mehta, Chailly, Pappano, Luisi, Conlon). Artista esclusiva Warner Classics, nel 2017 ha inciso le Variazioni Goldberg con cui ha ottenuto critiche entusiastiche in tutto il mondo musicale, vincitrice di un Gramophone Award nella categoria "Young Artist of the Year".
Dopo il successo avuto nel marzo di due anni fa alle prese con Chopin, Beatrice torna all'ORT questa volta interprete del Concerto op.15 di Brahms. Opera giovanile, composta da un Brahms non ancora venticinquenne, questo concerto va considerato peraltro come uno dei più significativi che siano stati scritti dopo quelli di Beethoven. La grandiosità della strumentazione e l'impegno compositivo (brano che Brahms avrebbe voluto modellare come sinfonia, ma insoddisfatto dell’esito tramutò in Concerto) spiegano bene come alle prime esecuzioni esso sia stato accolto dal pubblico piuttosto freddamente (e anzi, a Lipsia - il 27 gennaio 1859 - andò incontro a un clamoroso fiasco).
Dopo l'intervallo, Daniele Rustioni protagonista sul podio e tutta l'Orchestra, salutano il pubblico con la Sinfonia Pastorale (la numero 6) di Beethoven. La Pastorale immerge l’ascoltatore in un profluvio di immagini naturalistiche (cinguettii di uccelli, fiumiciattoli che scorrono, tuoni e fulmini di un temporale, la preghiera finale alla divinità), anche se lo stesso Beethoven puntualizzava che si trattasse non tanto di una pittura sonora, come molti la giudicavano, quanto dell’espressione di un sentimento, la comunione dell’uomo con il creato.

16/05/2018 11.50
Fondazione Orchestra della Toscana


 
 


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