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Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
Il reading musicale di Alessio Boni ispirato agli “spartiti” di James Joyce
L'attore e i Cameristi del Maggio protagonisti dello spettacolo Joyce Chamber Music di Gabriele Marchesini ispirato agli spunti musicali presenti nei testi dello scrittore irlandese
È ispirato agli scritti di James Joyce – i romanzi, le poesie, la biografia – lo spettacolo Joyce Chamber Music scritto e diretto da Gabriele Marchesini, che domenica 3 giugno alle 20 vedrà in scena l'attore Alessio Boni accompagnato dai Cameristi del Maggio su musiche originali di Lorenzo Fiorentini. Lo spettacolo, che ricalca il titolo della prima e unica raccolta di poesie dello scrittore, è un reading musicale che scava nei momenti nodali del complesso percorso esistenziale di Joyce arricchiti dalla musica, presenza fondamentale e imprescindibile nella vita e nell’opera dell'autore dell'Ulisse.

Joyce Chamber Music riprende il titolo della sua unica raccolta di poesie e in effetti, “Musica da camera” è quella che ha composto lui stesso adoperando le parole come si costruisce una sinfonia. La musica che accompagna Joyce Chamber Music invece è stata appositamente composta per questa prima nazionale dal giovane toscano Lorenzo Fiorentini, vincitore del concorso “Michele Novaro” indetto dalla Fondazione Maggio Musicale.

Alessio Boni
C’è motto che mi caratterizza fin da adolescente: Se il tuo mondo non ti permette di sognare, scappa verso uno dove puoi. A 19 anni, conseguito il diploma di ragioneria, lascio il lavoro di piastrellista e il lago d’Iseo dove sono nato. Non immagino che non ci tornerò più e che non mi fermerò più.
Il sogno non so ancora quale sia. Lo cerco a Milano (in polizia), in America (dove faccio di tutto: newspapers delivery, lavapiatti, babysitter), poi nei villaggi turistici (come animatore). Lo trovo finalmente a 22 anni, la prima volta che vado a teatro. Vedo La Gatta Cenerentola di Roberto De Simone e mi cambia la vita. Da lì, l’ammissione all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico a Roma, incontri importanti con maestri come Andreas Rallis, Orazio Costa Giovangigli, Peter Stein, gli anni di tournée teatrale (con Strehler e Ronconi), il debutto sul piccolo schermo con La donna del treno per la regia di Carlo Lizzani e sul grande con La meglio gioventù di Marco
Tullio Giordana. L’interpretazione di Matteo Carati mi fa da trampolino di lancio. La mia carriera professionale spicca il volo e, ruolo dopo ruolo, scopro nuovi mondi in cui sognare: interpreto Caravaggio, Giacomo Puccini, il principe Andrej Bolkonskij, Walter Chiari, Ulisse e perfino Dio nello spettacolo teatrale Il Visitatore diretto da Valerio Binasco. Ora, a un passo dai 50 anni, dopo 25 trascorsi tra palco e set, la curiosità mi porta “dall’altra parte della barricata”. Nel 2015 esordisco
nella regia teatrale con lo spettacolo I Duellanti.

Gabriele Marchesini
Regista teatrale e radiotelevisivo, attore di reading con immagini e musica dal vivo e docente di corsi di formazione con utenze diversificate, organizzatore artistico di eventi. Dopo studi umanistici, ha svolto parallelamente già dagli anni universitari attività di attore e giornalista, fondando poi da giovanissimo, nel 1974 a Bologna, il gruppo storico Teatro Perché che ha svolto per oltre trent’anni un ruolo di grande importanza nel panorama culturale della città. Marchesini ha diretto parecchie decine di spettacoli dal vivo, rappresentati sia in campo locale che nazionale, dirigendo molte centinaia di attori professionisti. Si è confrontato con tutti i generi: dalla sperimentazione alla prosa, dal teatro d’animazione (già nel 1979 tenne un corso di regia del teatro di figura alla Civica Scuola Paolo Grassi di Milano) al teatro lirico e musicale,
dal teatro immagine al teatro d’autore, dalla drammaturgia classica a quella contemporanea. Si è segnalato per molte innovazioni note agli addetti ai lavori, maturando importanti esperienze sotto il profilo artistico, professionale e produttivo.

I cameristi del Maggio Musicale Fiorentino
Sono un’orchestra da camera che annovera tra le proprie fila musicisti giunti all’apice della loro maturità strumentale grazie all’esperienza acquisita negli anni all’interno del prestigioso Teatro fiorentino sotto la guida, oltre che di Zubin Mehta, direttore principale del Teatro, anche di altri direttori tra i quali Carlo Maria Giulini, Giuseppe Sinopoli, Carlos Kleiber, Herbert von Karajan, Leonard Bernstein, Claudio Abbado, Georges Prêtre, Seiji Ozawa, Riccardo Muti, Lorin
Maazel, Semyon Bychkov e Myung-Whung Chung. Si propongono come interpreti sensibili nell’adeguare la timbrica e il fraseggio alle esigenze espressive di un repertorio che spazia dalla grande musica strumentale italiana del ’700, al romanticismo europeo, attraverso le varie correnti artistiche del ’900 e contemporanee, unendo la tipica lucentezza del suono italiano a una rigorosa cura e disciplina. I Cameristi hanno un organico duttile e variabile in base ai diversi repertori, affidando parti solistiche di grande virtuosismo ai singoli strumentisti del gruppo, tutti prime parti dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino.

01/06/2018 13.26
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino


 
 


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