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Redazione di Met
Mille titoli da catalogare
Dal ministero dell’Economia e delle finanze arriveranno 6.700 euro grazie alle 108 persone che nel 2016 hanno scelto l’Issp per devolvere il cinque per mille
Sono state 108 le persone che nel 2016 hanno scelto l’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” onlus per devolvere il cinque per mille; per questo, il ministero dell’Economia e delle finanze ha riconosciuto alla struttura complessivamente 6.758,12 euro.

“L’importo -spiega il direttore, Bruno Crevato-Selvaggi- è in linea con i dati degli ultimi anni e non può che farci piacere. Un grazie quindi a tutti coloro che ci hanno confermato la loro fiducia e a tutti coloro che lo faranno ora, visto che siamo ancora in fase di dichiarazione dei redditi per il 2017”.

“Ora dobbiamo attendere che la cifra ci venga accreditata, atto che non è immediato. Comunque, già l’abbiamo finalizzata: ci permetterà di inserire all’incirca un migliaio fra libri e periodici nel nostro catalogo, consultabile attraverso la piattaforma digitale del Sistema bibliotecario provinciale pratese. È un lavoro che solo dei professionisti possono fare, perché si accede a database condivisi a livello di Paese (sono il Catalogo del servizio bibliotecario nazionale ed il Catalogo nazionale dei periodici italiani), e questi professionisti ovviamente vanno pagati”.

“Altro è il discorso con i documenti postali, le produzioni commerciali come i cataloghi d’asta, la cartografia: in questo caso, non essendoci vincoli, lo fanno i nostri volontari nelle sessioni di lavoro, la prossima delle quali è fissata fra il 29 giugno e l’1 luglio”.


L’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi”

L'Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” (www.issp.po.it), ora organizzazione non lucrativa di utilità sociale (onlus), nasce nel 1982 ed ha sede a Prato nello storico palazzo Datini, in via Ser Lapo Mazzei 37.

Diverse le attività che propone nel settore postale e delle comunicazioni, fra cui: ricerche archivistiche e bibliografiche, l’organizzazione di convegni ed incontri con studiosi ed accademici, i seminari annuali “Scrittura e comunicazione” (che fanno seguito agli otto moduli dedicati a “Posta e paleografia”, organizzati tra il 1983 ed il 1993), i corsi di specializzazione, la pubblicazione dei “Quaderni di storia postale” e della rivista, oggi semestrale, “Archivio per la storia postale - comunicazioni e società”.

Tra i suoi compiti, la conservazione dell'archivio proveniente dalla Direzione superiore della posta militare, che accoglie 400mila documenti originali riguardanti il XX secolo e che già ha fornito materiale per le pubblicazioni edite dall’ufficio storico dello Stato maggiore dell'Esercito.

In più, la gestione di una biblioteca-archivio, ricca di oltre 12mila volumi ed opuscoli, cui si aggiunge l’emeroteca di 1.179 testate; entrambe sono consultabili su appuntamento dal lunedì al venerdì, con un catalogo anche on-line all’indirizzo http://catalogo.po-net.prato.it/easyweb/w2002/.

Per il lavoro l’Istituto si avvale del sostegno dei propri soci; la quota annua per i residenti in Italia è di 40,00 euro, da versare sul conto corrente postale 13.731.500 intestato allo stesso Istituto (via Ser Lapo Mazzei 37, 59100 Prato); gli iscritti, un centinaio, ricevono gratuitamente la rivista dell’Issp.

13/06/2018 13.25
Redazione di Met


 
 


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