Login

MET



Controlli voce Chiudi controlli
: Volume:  1 Velocità  1 Tono:  1
Diocesi di Prato
Quando Jacopino fu testimone del miracolo cinque secoli fa l’apparizione della madonna sul muro dell’antico carcere di Prato. In quel punto nacque l’odierna basilica di Santa Maria delle Carceri
La ricorrenza è ricordata con una novena e venerdi’ 6 luglio alle 19 messa solenne celebrata dal vescovo Agostinelli
Oltre cinque secoli, per l’esattezza 534 anni. Tanto è passato da quel 6 luglio 1484, quando il piccolo Jacopino Belcari fu testimone di una miracolosa apparizione sul muro del vecchio carcere ormai abbandonato delle Stinche. Il bambino stava giocando e improvvisamente vide «levarsi e staccarsi dal muro la figura di Maria Vergine e in terra il bambino Gesù posare». Sul volto della Madonna apparvero lacrime e sudore; accorsero allora fedeli da tutta la Toscana.

Fu il primo di una serie di eventi prodigiosi attorno all’immagine della Madonna con il Bambino, raffigurata sul muro esterno della vecchia prigione. Il miracolo fu all’origine della costruzione della basilica di Santa Maria delle Carceri, vero capolavoro del Rinascimento e prototipo di tempio a pianta centrale a croce greca. È l’unica chiesa voluta da Lorenzo il Magnifico, che ne curò personalmente il progetto, affidandone la realizzazione al grande architetto Giuliano Da Sangallo. Nel 1495 terminarono i lavori all’interno della chiesa, mentre il rivestimento esterno fu interrotto intorno al 1506 e solo il braccio occidentale dell’edificio venne completato, ma nel 1885. La dedicazione della basilica risale invece al 9 maggio 1705. Nel 1785 il vescovo Scipione de’ Ricci eleva la chiesa ad arcipretura e il 3 luglio 1939 Pio XII le conferisce il titolo di «basilica minore».
Una curiosità: dal 1512 al 1522, fu prete in Santa Maria delle Carceri proprio quello Jacopino Belcari che diede l’avvio a tutta la vicenda.


Anche quest’anno si festeggia l’anniversario del miracolo.

Venerdì 6 luglio alle 19 il vescovo Franco Agostinelli presiede una messa solenne. Al termine segue una cena condivisa (per partecipare occorre iscriversi in sacrestia). Quel giorno si celebrano messe anche alle 7, 8, 9, 10 e 11. Alle ore 12 c’è l’atto di affidamento e supplica alla Vergine. Sacerdoti sono disponibili per le confessioni; le lodi sono alle 8,30 e i vespri alle 18,30; si recita il rosario in questi orari: 9,40, 10,40, 11,40 e 18.

Per prepararsi alla solennità di Santa Maria delle Carceri col titolo di Madre di Misericordia, si tiene una tradizionale novena fino al 5 luglio con celebrazione della messa alle 11 in cripta e adorazione dalle 19 alle 20. Mercoledì 4 luglio, alle 21, è in programma la processione mariana da piazza San Rocco alla basilica.

03/07/2018 13.00
Diocesi di Prato


 
 


Met -Vai al contenuto