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Pergola, Niccolini, Mila Pieralli, Rifredi
Due prime nazionali aprono in prima nazionale i 10 anni Teatro Era: "storia di amore e di calcio" di Santeramo e "Yorick" di Simone Perinelli
Giovedì 11 e venerdì 12 ottobre 2018 ore 21.00 - sabato 13 e domenica 14 ottobre 2018 ore 19.00 "storia di amore e di calcio" di Santeramo e sabato 13 ottobre 2018 ore 21.00 - domenica 14 ottobre 2018 ore 17.30 "Yorick" di Simone Perinelli
“Qui si racconta del primo campionato mondiale di calcio clandestino della storia. Si gioca in un paese, tra squadre composte da immigrati. Chi vincerà il mondiale governerà sulla malavita per un anno. Fino al prossimo campionato del mondo clandestino.

I posti e, di conseguenza, le storie, conservano il gusto di una Italia diversa da quella ogni giorno raccontata dalle troppe informazioni di cui si è vittime.

Attraverso il calcio di paese, e i suoi personaggi – come quella di un democristiano che senza capire di pallone, sotto elezioni, si fece eleggere nel consiglio di amministrazione della squadra locale, e alla prima riunione, quando fu posto il problema di comprare i guanti per il portiere, si alzò e disse: non cominciamo, se dobbiamo comprare i guanti, li dobbiamo comprare a tutti -, attraverso questi personaggi si tenta di raccontare un mondo fatto di sentimenti semplici, come quelli di due occhi d’indiana che sanno affogarti.

Non è uno spettacolo che racconta l’attualità del pallone italiano, né le pure eccezionali imprese delle grandi squadre e dei campioni. Piuttosto assomiglia a certe serate immaginate in compagnia di Brera e Rocco, davanti alla tovaglia a quadretti di una trattoria, a bere vino, parlar di donne e solo di sfuggita riflettere sul calcio. Sono storie in cui tra giocatori e sparuto pubblico di amici, parenti e innamorate segrete, si instaura lo stesso rapporto di ascolto e di partecipazione che si spera di riuscire ogni sera a ricostruire a teatro.”

Michele Santeramo

Dalla collaborazione tra Michele Santeramo e Vito Palmieri è nato anche il cortometraggio Il mondiale in piazza, con la regia di Vito Palmieri e la sceneggiatura di Vito Palmieri e Michele Santeramo, che ha ottenuto due premi alla 75° Mostra internazionale d'Arte Cinematografica a Venezia. Il film è stato selezionato nella sezione "MigrArti" - La Cultura che unisce -, realizzata in collaborazione con il MIBACT, e ha vinto il Premio come "Miglior Film" in concorso e il Premio Patrimonio Culturale 2018, importante riconoscimento proprio nell'anno in cui l'Europa ne celebra il valore culturale e sociale imprescindibile.

Michele Santeramo presenta un nuovo allestimento di Storia D’Amore e di Calcio, con la regia dei documentari di Vito Palmieri. Nel primo campionato mondiale di calcio clandestino si legano storie di calcio e amore di paese.
I protagonisti sono persone di cui mai si sentirà parlare. La piazza della quale si racconta non sarà mai sui giornali, eppure contiene ogni sera il pulsare profondo delle vite di quelle poche persone che spendono il tempo a inseguire sogni, perderli, innamorarsi, perdere.
Una produzione Fondazione Teatro della Toscana.
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“C’è una linea che divide il cervello in due emisferi. Una linea che separa il bene dal male, il sano dal malato, ciò che è consentito dire e ciò che è meglio tacere.
C’è una linea che è confine e divide le onde del mare: una linea che è frontiera.
C’è una linea che separa il presente dal ricordo e c’è un confine in ognuno di noi che separa l’abisso dell’irrazionale dalle fortezze costruite dalla ragione.
C’è una linea che separa i vivi dai morti.
Amleto, atto V scena I. Un cimitero qualsiasi in Danimarca. Scavando la fossa per Ofelia viene ritrovato il teschio che un tempo fu Yorick, il buffone di corte di re Amleto.
Svegliato dal “lungo sonno”, interpellato dal dramma, Yorick assiste dal sottosuolo allo spettacolo che si sta svolgendo proprio sopra di lui e intanto ci racconta il sottosuolo, il non visibile, ciò che si nasconde alla ragione umana, ciò che di solito riemerge nei sogni.
Il sottosuolo di Yorick è uno spazio abitato dall’immaginazione, da un pensiero che è obliquo più che retto, da quei poeti definiti pazzi dall’altra versione dei fatti.
Il sottosuolo si nutre dello scorrere eterno del dramma in superficie.
Non è più il luogo della morte, ma quello della follia, dello sguardo sull’abisso.
C’è una linea.
Il tempo passa e i significati aldilà delle linee cambiano: quello che per un greco antico era un “invasato dal dio”, per un medievale un “posseduto dal demonio”, per la scienza psichiatrica diventa un “malato”.
Il tempo passa e i matti che una volta venivano allontanati via mare e affidati all’acqua, vengono rinchiusi. Il mare, metafora dell’instabile e dell’inquietante, diviene pozzanghera della terra e le sue onde divise in acque territoriali per delimitare anche sull’instabile le proprietà dell’uomo.
L’inconscio, eterna creazione di forme, diviene landa deserta da conquistare e civilizzare e la follia, figura cosmica, trasformata in difetto della ragione.
Così in questo orizzonte reso piatto e arido dalla pscicoanalisi e dalla psichiatria con il loro vano tentativo di codificare l’anima attraverso un balbettìo di schemi, sintomi ed elenchi, ci sono ancora poche imbarcazioni che hanno l’ardire di salpare, oltrepassando confini, come se questi non esistessero realmente.
Sono matti, poeti o semplicemente immigrati clandestini.
Sono navi che trasportano anime pericolose perché a comandarle è una voce interiore che esce da un altoparlante di bordo. La voce di un teschio che si dice che un tempo fosse in grado di farci vedere dentro a quel fondo inesplorato e capace di scherzare su tutto, persino sulla morte.”
Simone Perinelli

Leviedelfool, regia e interpretazione di Simone Perinelli, presentano il nuovo spettacolo Yorick – Un Amleto dal sottosuolo in prima nazionale al Teatro Era (13 – 14 ottobre 2018 / sabato ore 21 e domenica ore 17.30).
A quarant’anni dalla legge Basaglia del 13 maggio 1978, che rappresentò una svolta a livello sanitario con il superamento della logica manicomiale, è in scena Yorick che parte dal presupposto che c’è una linea che divide il cervello in due emisferi. Una linea che separa il bene dal male, il sano dal malato, ciò che è consentito dire e ciò che è meglio tacere.
Yorick, il Fool per eccellenza, il buffone di corte di re Amleto è morto e le sue parole non ci sono pervenute se non sotto forma di una sfida: immaginarle. 
Una produzione Fondazione Teatro della Toscana, Leviedelfool.

1 BIGLIETTI
2 Spettacoli 10 ANNI TEATRO ERA
3 Intero € 12,00 - Ridotto € 10,00 - Studenti € 8,00

4 RIDUZIONI
5 Under 18 e over 60, soci Unicoop Firenze, CTT Nord, Arci e altre associazioni convenzionate.

BIGLIETTO SERATA (13 / 14 ottobre):
Chi vede entrambi gli spettacoli, Storia d'amore e di calcio e Yorick, nell'arco della stessa giornata avrà diritto a un biglietto unico a € 16,00


ACQUISTO BIGLIETTI
Biglietteria Teatro Era
via Indipendenza, 56025 Pontedera
0587 213988.
Da martedì a sabato, dalle ore 16 alle ore 19.30. Domenica e lunedì riposo.
Box Office
via delle Vecchie Carceri 1 - 055.210804
Orario: da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 19, sabato dalle 10.00 alle 14, domenica chiuso
I biglietti sono in vendita anche presso il Circuito Regionale Box Office www.boxofficetoscana.it
Biglietteria Serale
È possibile acquistare i biglietti di tutti gli spettacoli della stagione durante le serate di spettacolo presso la biglietteria del teatro.

TEATRO ERA
Parco Jerzy Grotowski
via Indipendenza, 56025 Pontedera
0587.55720 / 57034
teatroera@teatrodellatoscana.it
www.teatroera.it
www.teatrodellatoscana.it

05/10/2018 11.58
Pergola, Niccolini, Mila Pieralli, Era


 
 


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