Regione Toscana
Economia: Sviluppo Toscana spa, mozione in aula
Approvato all’unanimità l’atto presentato da M5S e firmato da Giacomo Bugliani (Pd). La Giunta impegnata ad avviare percorso di rilancio nell’area ex Dalmine centrato su ricerca e sviluppo in ambito green economy ed economia circolare
Avviare un percorso di rilancio dell’incubatore Sviluppo Toscana spa nell’area ex Dalmine, insieme a Invitalia, Comuni di Massa e Carrara e Università di Pisa, anche tramite l’aggiunta di “servizi da acceleratore di imprese”. Un rilancio però che sia “centrato unicamente su ricerca e sviluppo in ambito green economy ed economia circolare”. È quanto prevede la mozione presentata da M5S e approvata dall’aula del Consiglio regionale, primo firmatario Gabriele Bianchi, e sottoscritta da Giacomo Bugliani (Pd).
L’atto ricorda che la società sta rispondendo agli indirizzi della Giunta regionale attivando aste pubbliche o perizie sugli immobili di proprietà nei comuni di Venturina Terme e Massa. Al momento, si aggiunge, l’immobile di pregio “Ex portineria Dalmine”, a Massa, “è in stato di abbandono” ed è a norma, ma richiede interventi di ripristino dopo il crollo di un controsoffitto. Manca inoltre un atto della Regione che certifichi la possibilità di alienarlo e la conseguente diversa locazione di sviluppo Toscana spa “solo ed esclusivamente nel perimetro del Comune di Massa”.
La mozione afferma che Sviluppo Toscana spa deve recuperare l’elemento “incubatore e acceleratore di impresa” quale elemento portante del suo oggetto sociale, anche “tramite il rapporto con chi, come Invitalia, cura tali aspetti a livello nazionale”, e con i Comuni dove si trovano le sedi operative dove poter realizzare queste attività.
In particolare la sede di Sviluppo Toscana spa potrebbe rappresentare uno spazio sperimentale dove attuare gli indirizzi, favorendo lo sturtup d’impresa in innovazione e green economy, con particolare attenzione all’economia circolare, come già scritto nel Defr 2018.
La sfida di questo rilancio potrebbe essere inclusa in una aggiunta all’Accordo di Programma che indica Massa Carrara “Area di crisi non complessa”, tra Ministero dello sviluppo economico, Regione Toscana e Comuni di Massa e Carrara, finanziato in parti eguali da Mise e Regione, per un totale di 10 milioni di euro.
24/10/2018 17.27
Regione Toscana