Comune di Pistoia
63° Premio Letterario Internazionale Ceppo Pistoia
A Philippe Forest il Premio Ceppo Internazionale Fiction Non Fiction 2019 La lectio magistralis del Ceppo sul rapporto tra biografia e finzione. Il 5 e 6 dicembre ospite a Firenze per la Festa della Toscana e a Pistoia
alla Libreria Lo Spazio di Via dell’Ospizio
Philippe Forest terrà il 5 dicembre alle ore 16,00, al Consiglio Regionale della Toscana (presso la Sala delle Feste di Palazzo Bastogi) la Ceppo Regione Toscana Lecture 2019, “Fiction Non Fiction: alcune riflessioni”, scritta appositamente per il Premio, e dialogherà con i suoi lettori, specialmente i giovani delle scuole secondarie di secondo grado, che hanno recensito i suoi romanzi bestseller (da Tutti i bambini tranne uno e Piena, entrambi editi da Fandango), e che saranno a loro volta premiati con buoni libro per il Progetto Educativo Lettori Uniti del Ceppo. Porterà i suoi saluti Eugenio Giani, presidente del Consiglio Regionale della Toscana. L’evento rientra anche nella Festa della Toscana 2018.
Giovedì 6 dicembre 2018 alle ore 16:30 presso la libreria Spazio di Via dell’Ospizio di Pistoia, lo scrittore riceverà il Premio Ceppo Internazionale Fiction Non Fiction 2019 alla carriera da un rappresentante della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. L’incontro condotto dal poeta e educatore Paolo Fabrizio Iacuzzi, presidente e direttore del Premio, è aperto al pubblico e lo scrittore risponderà alle domande preparate dagli studenti pistoiesi. Lo scrittore incontrerà poi più di 200 ragazzi delle scuole secondarie di Secondo grado di Pistoia il 6 dicembre mattina nell’Aula Magna del Liceo Scientifico Amedeo di Savoia Duca d’Aosta.
Forest dialogherà con Paolo Fabrizio Iacuzzi (poeta e critico, presidente del Premio), Benedetta Centovalli (editor e giurata del Premio che leggerà la motivazione); Fulvio Paloscia (giornalista e giurato del Premio che lo intervisterà); Gabriella Bosco (traduttrice che parlerà della sua opera).
Forest, a proposito del premio che gli viene conferito e intitolato a “Fiction e Non Fiction”, scrive nel testo della Lectio Magistralis (“Fiction Non Fiction: alcune riflessioni”) che “questa ambiguità mi è congeniale. Direi addirittura che mi gratifica. Mi pare testimoni di una verità molto profonda che rappresenta la specificità della parola letteraria”. La lectio è anche un omaggio a Philip Roth, nell’anno della sua scomparsa.
Scrive Benedetta Centovalli nella motivazione al Premio: “Forest ci accompagna con coraggio nei territori dove la coscienza si disfa e si perde e dove siamo obbligati a sprofondare dentro la notte. La lettura dei suoi libri è un’esperienza totale, un viaggio ai confini del desiderio, del dolore e del lutto, perché la memoria non si dissolva. La sua parola – affilata come un grido ¬ è un compasso che si muove sui due versanti della vita e della letteratura, senza consolazione né conciliazione, senza risarcimento né giustizia”.
Nelle due occasioni verrà presentato anche il nuovo libro Piena, appena edito da Fandango. Premio Langue Française 2016 e Premio Franz Hessel 2016, nel nuovo romanzo di Forest il protagonista è segnato da un lutto in un passato indefinito, così decide di tornare nella città dove è nato e dove molti anni prima aveva vissuto. Uno scenario tangibile, che però sembra insidiosamente disgregarsi, come per gli effetti di un’epidemia. Presto sopraggiungerà un diluvio, possiamo immaginarlo come la celebre videoinstallazione di Bill Viola, un’esondazione, la desolazione. L’uomo avanza così verso il “grande nulla dove tutto finisce” ed ha, come unica consolazione, la speranza nell’“immensa mansuetudine del mondo”.
"La consegna del Premio Internazionale Fiction Non Fiction 2019" spiega il presidente del premio, Paolo Fabrizio Iacuzzi "è stata anticipata alla fine del 2018 in coincidenza con la presentazione del nuovo romanzo Piena in Italia per Fandango, per i cui tipi nel 2018 è stato ripubblicato il suo bestseller Tutti i bambini tranne uno: un libro esemplare del percorso creativo dell’autore francese e chiarificatore della complessità cui ci si trova davanti quando si parla di rapporto tra letteratura di invenzione e autobiografica, nelle sue numerose sfumature che, come abbiamo già visto nelle precedenti edizioni con autori come Cercas, Nemat, Echenoz, vanno dall’autofiction alla autobiografia romanzata, dalla forma del saggio a incursioni nel racconto giornalistico o storico. Il tema della perdita presente nelle due opere di Forest può essere la chiave per investigare un genere ed è anche questo l’obiettivo dell’istituzione di questo premio speciale: capire dove va la letteratura”.
Philippe Forest (Parigi 1962) scrittore francese. Critico letterario e cinematografico, è autore di saggi sulla letteratura contemporanea (Storia di Tel Quel, Histoire de Tel Quel, 1995, nt) e di romanzi: Tutti i bambini tranne uno, L’enfant éternel, 1997e 2018 Fandango; Per tutta la notte, Toute la nuit, 1999; Sarinagara, 2004; L’amore nuovo, Le nouvel amour, 2007; Il secolo delle nuvole, Le siècle des nuages, 2010) concepiti come strumenti di analisi autobiografica e di indagine di contesti culturali complessi. Nelle opere critiche più recenti ha indagato la relazione tra genere romanzesco e realtà: Il romanzo, il reale. Un romanzo è ancora possibile? (Le roman, le réel. Un roman est-il encore possibile?, 1999), Il romanzo, l’io. (Le roman, le Je, 2001), Il gatto di Schrödinger (Le chat de Schrödinger, 2013), Piena, Fandango, 2018 (Crue, 2016).
30/11/2018 15.23
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