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Regione Toscana
Erp: ok dell’aula a 5 ordini del giorno
Il Consiglio regionale, prima di passare all’articolato delle disposizioni sull’edilizia residenziale pubblica, ha approvato cinque ordini del giorno del gruppo M5S, recependo alcuni emendamenti del Partito democratico. La conclusione della votazione sul testo di legge nella prossima seduta
Il Consiglio regionale chiude i lavori alle ore 13 in punto, arrivando ad approvare i primi 7 articoli della proposta di legge sulle disposizioni in materia di Edilizia residenziale pubblica (Erp), dopo aver dato il via libera a 5 ordini del giorno presentati dal M5S ed emendati dal Pd.

A presentare in aula gli ordini del giorno il consigliere Andrea Quartini (M5S) che, in vista della “tutela del patrimonio pubblico, che non può essere svenduto”, ha dato il “la” alle illustrazioni, parlando di necessità di armonizzare la normativa regionale e quella nazionale, cui ha risposto il consigliere Enrico Sostegni (Pd), presentando un emendamento che va a modificare l’impegnativa. Da qui la richiesta alla Giunta di “attivarsi in tutti i tavoli istituzionali competenti per arrivare a una modifica della normativa nazionale che porti a un allineamento della stessa a quella regionale, finalizzata a garantire: il principio di tutela del patrimonio pubblico; la necessità di un rinnovo del patrimonio Erp; il legittimo riscatto socio economico che potrebbe riguardare alcuni inquilini; il superamento dei problemi caratterizzanti gli alloggi nei condomini misti; il superamento dei contenziosi annosi tra inquilini e Comuni in merito all’acquisto dell’alloggio”.

E passando al secondo ordine del giorno, la lente è andata sul “problema vero, quello della carenza di alloggi”, come sottolineato da Quartini, impegnando l’esecutivo “a prevedere nel prossimo bilancio pluriennale regionale di continuare con gli investimenti con almeno 15milioni per la costruzione di nuovi alloggi da destinare all’edilizia residenziale pubblica”, come riformulato con l’emendamento illustrato da Sostegni, insieme alla presa d’atto che “gli stanziamenti nel 2018 sono arrivati a 61 milioni di euro”. Nell’impegnativa, inoltre, si chiede a Presidente e Giunta di attivarsi “al fine di istituire a livello nazionale uno specifico fondo per il finanziamento della costruzione o acquisto di nuovi alloggi da destinare all’edilizia residenziale pubblica”; a rendere pubblico nel prossimo rapporto ‘Abitare in Toscana’ il “totale delle risorse destinate al settore Erp distinguendo tra le risorse regionali non spese negli anni precedenti rispetto ai nuovi stanziamenti” e “le risorse di natura europea o nazionale rispetto a quello di competenza strettamente regionale”.

In continuità con il precedente, ha fatto seguito l’ordine del giorno sulla richiesta di specifiche risorse per la riqualificazione degli alloggi sfitti impegnando la Giunta “a prevedere nel prossimo bilancio specifiche risorse aggiuntive rispetto a quelle previste per la realizzazione di nuovi alloggi, pari ad almeno 10milioni di euro l’anno per interventi e lavori di manutenzione degli alloggi sfitti”.

Altro tema caldo, come sottolineato da Quartini, le forti tensioni sociali ora per la convivenza tra culture diverse ora per le domande di assegnazione tra cittadini stranieri e non. Da qui l’atto che impegna l’esecutivo a promuovere e diffondere con il coinvolgimento dei Comuni, dei gestori e delle associazioni di rappresentanza degli inquilini, specifici corsi di formazione propedeutici all’assegnazione dell’alloggio, “finalizzati a trasmettere ai nuovi inquilini la conoscenza dei principi costituzionali e delle norme del codice civile che regolano la vita condominiale”.

Ma per intervenire al meglio, occorre aver ben chiaro il quadro della situazione. In tal senso, con l’ultimo ordine del giorno approvato dopo che è stato accolto un emendamento del Partito democratico, si impegna la Regione a “chiedere ai soggetti gestori uno specifico studio, con il coinvolgimento della Regione, dell’Anci, di Cispel, delle associazioni inquilini e dell’Università toscane, finalizzato a costruire un nuovo modello di governance che tenga conto – indicativamente – di numero di alloggi; del numero di richieste di alloggi per singoli territori; del numero di alloggi necessari per soddisfare la domanda; del numero dei dipendenti attualmente occupati all’interno delle società di gestione; della situazione economica delle società di gestione; delle caratteristiche socio economiche dei vari territori”.

Approvati i cinque ordini del giorno, l’Aula di palazzo del Pegaso ha continuato i lavori, concentrandosi sull’articolato della proposta di legge, arrivando a licenziare i primi 7 articoli.

05/12/2018 17.08
Regione Toscana


 
 


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