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Comune di San Casciano
Carnevale medievale. Le ricamatrici di San Casciano realizzano il palio della decima edizione
Marta Margheri è la ricamatrice che porta avanti da quasi 25 anni una passione di famiglia e la condivide con un gruppo di appassionate sancascianesi. L’assessore Roberto Ciappi: “un tesoro prezioso che parla di noi e rivela la nostra identità, il lavoro portato avanti con dedizione e cura da Marta Margheri ha un altissimo valore sociale, trasmette alle cittadine di tutte le età, nonne e nipoti di San Casciano, il piacere di esprimersi attraverso il ricamo”
Nasce dalle abili mani di un gruppo di ricamatrici, coordinato da Marta Margheri, il palio della decima edizione del Carnevale medievale sancascianese che il 31 marzo sarà assegnato alla contrada vincitrice. Non è dipinto ma ricamato rigorosamente a mano, secondo una tradizione che affonda le proprie radici negli anni '60 quando la passione che fa danzare tessuti ago, filo e oggetti di casa era una dolce abitudine coltivata quotidianamente dalle famiglie chiantigiane. Una passione tutta la femminile che quest'anno racconterà la storia e la tradizione della rievocazione sancascianese, intenta a festeggiare l’anniversario e a mettere in scena il 'rovesciamento' di ruoli sociali e temi culturali ispirati al Medioevo. Dieci anni di vita artistica in costume che le Contrade sancascianesi e il Comune celebreranno con il patrimonio di saperi di Marta Margheri e della sua scuola di ricamo artigianale. Erede di un talento trasmesso dalla mamma e dalla nonna, la sancascianese ricama e insegna da quasi 25 anni.

"Un tesoro prezioso - dichiara l'assessore alle feste e tradizioni popolari Roberto Ciappi - che parla di noi e rivela la nostra identità, il lavoro portato avanti con dedizione e cura da Marta ha un altissimo valore sociale, trasmette alle cittadine di tutte le età, nonne e nipoti di San Casciano, il piacere di esprimersi attraverso il ricamo. Il gonfalone dell'edizione 2019 del Carnevale medievale sancascianese intesse questa antica passione e la lega a doppio filo ad un progetto di comunità da valorizzare e conservare, il ricamo è un'arte individuale e corale tenuta in vita dalle nostre concittadine".

Marta Margheri, insieme alle sue collaboratrici, ha ricamato il drappo, dopo aver realizzato un disegno sullo stendardo e raffigura la sfida tra le cinque contrade in lizza per l'assegnazione della chiave che permetterà loro di entrare nella città di San Casciano. "Ho ambientato – dichiara la ricamatrice - la scena della contesa tra le cinque realtà delle contrade, Gallo, Cavallo, Giglio, Leone e Torre, in piazza Pierozzi sullo sfondo della torre dell'Orologio". Marta Margheri conduce la scuola di ricamo “Impara l’arte”, aperta due volte alla settimana negli spazi del Circolo Arci di San Casciano e frequentata da una quindicina di persone che apprendono il punto Palestina e il punto Tavarnelle. "Quando si ricama - conclude - si parla, ci si racconta, si ricorda, si stringono relazioni e si creano amicizie importanti che rimangono nel tempo e nel cuore, un punto di incontro di idee e un'occasione di aggregazione, questo per me il valore aggiunto del ricamo che invita alla condivisione delle nostre passioni".

14/03/2019 8.14
Comune di San Casciano


 
 


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