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La rete pubblico privato della Medicina Fisica e Riabilitativa della Ausl Toscana centro conta 54 posti letto pubblici di riabilitazione intensiva ospedaliera, divisi tra Prato (32), San Miniato (16) e Pescia (6) e 29 posti letto ad alta specialità riabilitativa nel privato accreditato. Oltre a questi, altri 296 posti letto di riabilitazione intensiva ed extra ospedaliera, sono convenzionati nel privato, nello specifico in sette strutture accreditate a Firenze e in una a Pistoia.
Quanto ai presidi territoriali pubblici sono 27 quelli di riabilitazione ambulatoriale, sia per disabilità complessa che segmentaria, cioè minore e 33 gli istituti privati accreditati di cui 11 che erogano entrambi i percorsi mentre 22 solo di disabilità segmentaria.
I numeri sono stati illustrati ieri all’ospedale San Jacopo di Pistoia durante il corso di aggiornamento dipartimentale sui percorsi riabilitativi dal titolo “Dalla scelta del setting alla gestione globale del percorso” rivolto ai professionisti della riabilitazione, medici, fisioterapisti, infermieri, logopedisti. A inizio corso il Direttore del Dipartimento di Medicina Fisica e Riabilitativa, Bruna Lombardi ha fatto il punto sulla condivisione nella scelta dei percorsi assistenziali riabilitativi in continuità ospedale territorio. In particolare sul tema dei percorsi sinergici tra privato accreditato e riabilitazione pubblica, è intervenuta la dottoressa Francesca Cecchi che ha ricordato come il regolamento sugli standard ospedalieri preveda che lo 0,5 per mille dei posti letto siano dedicati alla riabilitazione e lo 0,2 alla lunga degenza. Gli altri docenti del corso erano Maria Assunta Mencarelli, Ilaria Spaghetti, Claudia Capanni, Martina Boni e Cristina Moncini, che hanno presentato dati sull’assistenza protesica, sulla programmazione sanitaria, su percorsi dedicati come quello respiratorio, sui criteri valutativi in fase acuta e sulla necessaria valorizzazione dei ricoveri nei reparti di riabilitazione intensiva ospedaliera.
Oltre che nei centri ambulatoriali, il servizio pubblico di riabilitazione viene svolto anche all’interno di strutture di degenza continuativa o diurna a carattere intensivo ed estensivo, presso il domicilio dell’assistito, all’interno di strutture socio-assistenziali a carattere residenziale continuativo o diurno. In reparto, invece, l’intervento riabilitativo in fase acuta si fonda su una valutazione multi professionale integrata orientata alla corretta scelta del setting, che utilizza criteri condivisi con il coinvolgimento del medico di reparto, del medico specialista della riabilitazione, dell’infermiere, del fisioterapista e dell’assistente sociale