MET

Nel pomeriggio di ieri, durante un servizio preventivo di controllo del territorio, un equipaggio del Nucleo Radiomobile di Firenze in transito in viale Duca degli Abruzzi notava un uomo che, alla vista della pattuglia, cercava di nascondersi per non essere visto. Gli operanti decidevano, pertanto, di controllarlo, identificandolo in un nigeriano di 45 anni, incensurato, domiciliato in Spagna.
Il sospetto dei militari era fondato in quanto all’interno di una tasca dei pantaloni occultava tre involucri termosaldati risultati contenere eroina, mentre all’interno degli slip se ne rinvenivano ulteriori diciassette, per un peso complessivo di quasi 25 grammi. Il 45enne non sapeva neanche giustificare il possesso della somma in contanti di 215 euro, sequestrata in quanto probabile provento di attività di spaccio.
Il nigeriano veniva, inoltre, sottoposto ad esami diagnostici presso l’Ospedale Santa Maria Nuova di Firenze, tramite i quali si appurava la presenza di due ovuli della medesima sostanza all’interno dello stomaco, successivamente quantificati in circa 2,5 grammi, evacuati nelle ore successive al fermo.
Il 45enne veniva, pertanto, dichiarato in stato di arresto per la detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed associato alla Casa Circondariale di Firenze Sollicciano.

Firenze. Via Giuseppe Di Vittorio, denunciato a piede libero un 45enne cinese, per gestione di rifiuti non autorizzata e per riciclaggio

La scorsa notte, durante un servizio preventivo di controllo del territorio, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Firenze, in transito nella zona industriale di via Giuseppe di Vittorio, notavano un suv che, alla vista della pattuglia, accelerava per eludere il controllo, ma veniva prontamente fermato.
Il conducente, un 45enne di nazionalità cinese già noto alle forze dell’ordine, su richiesta degli operanti apriva il baule dell’auto che conteneva un grosso sacco con all’interno scarti di lavorazione industriale, consistenti in vari ritagli tessili e di pellame. La successiva ispezione del veicolo consentiva, inoltre, di rinvenire la somma in denaro contante di oltre 115.000 euro in banconote di grosso taglio, suddivisa in cinque borsette custodite sotto il sedile anteriore del passeggero, all’interno di un sacco nero che inizialmente si riteneva potesse contenere altri ritagli tessili.
Il 45enne giustificava il possesso dell’ingente cifra, riferendo che si trattava degli incassi della moglie, titolare di una azienda di import/export all’Osmannoro, ma gli operanti, non escludendo che si potesse ravvisare una possibile evasione fiscale, sottoponevano il denaro a sequestro, denunciando l’uomo per riciclaggio e per la gestione illecita di rifiuti, poiché privo di qualsiasi titolo al trasporto degli stessi.