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Non-profit in provincia di Firenze
Enpa. Bellissimo esemplare di bulldog inglese avvelenato e gettato nel fiume Arno
Gli accertamenti investigativi espletati dal personale delle guardie Zoofile
Il fatto risale al mesi di marzo del corrente anno, quando un cittadino facendo una passeggiata sulle rive del fiume Arno in località Mantignano nel comune di Firenze, notò uno stano involucro di colore marrone galleggiare nell’acqua nei pressi della riva.

Incuriosito dal fatto tirò a riva l’oggetto e si accorse che era la carcassa di un cane di razza Bulldog Inglese, immediatamente si mise in contato con il Nucleo Guardie Zoofile dell’ENPA, per il recupero dell’animale.

L’intervento delle guardie zoofile svolto alla rimozione della carcassa dell’animale ha dato immediatamente origine ad una indagine per verificare il decesso dell’animale tramite il competente Istituto Zooprofilattico del Lazio e Toscana di Castelpulci in Scandicci.

Gli accertamenti investigativi espletati dal personale delle guardie Zoofile hanno potuto verificare chi era il proprietario del cane che contattato telefonicamente asseriva, che il cane era stato da lui ceduto nel mese di settembre del 2018 a un cittadino di origine Egiziana residente a Firenze.

Rintracciato successivamente il detentore, dichiarava di aver ricevuto il cane dall’amico in quanto non poteva tenerlo per sopraggiunti gravi motivi familiari e come di consueto, precisamente negli ultimi giorni del mese di gennaio del 2019, era andato nell’area cani dell’Anconella per la passeggiata, quando fu avvicinato da due persone dall’accento romanesco chiedendogli delle informazioni, dopo di che si erano allontanati e il cane era improvvisamente sparito.

Il fatto è stato da lui segnalato subito dopo, al Comando della Polizia Municipale del distaccamento di Via Villamagna e postato su facebook, da quel momento non ne aveva avuto più notizia.

Gli accertamenti tossicologici effettuati dal competente Istituto Zooprofilattico hanno accertato che il cane non era morto per annegamento ma bensì per l’avvelenamento con sostanza altamente tossica costituita da principi attivi del “Difenacoum” prodotto ratticida usato anche per la confezione delle esche avvelenate contro gli animali domestici.

Del fatto è stato notiziato dettagliatamente l’Autorità Giudiziaria per l’uccisione del cane con esche avvelenate a carico di persone al momento ignote, salvo ipotesi di responsabilità che il Magistrato ritenga opportuno vagliare, e proceduto alle relative sanzioni amministrative alle due persone per le omissioni alla LRT. n. 59/09.

Sono in corso indagini al fine di stabilire, nel periodo intercorrente dalla fine del mese di gennaio al primo di marzo, quale sia stato il motivo dell’appropriazione del cane considerato che si trattava di un bellissimo esemplare, femmina, di anni 3 circa, sterilizzata.

Le ipotesi sono diverse, forse per motivi di riproduzione, quando si sono accorti che non era riproduttrice se ne sono sbarazzati?

13/06/2019 14.54
Non-profit in provincia di Firenze


 
 


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