Redazione di Met
Seconda edizione delle Residenze d’Artista di Manifattura Tabacchi
Annunciati i nomi dei sei giovani artisti partecipanti
Si e` appena conclusa la selezione dei partecipanti alla seconda edizione delle residenze d’artista 2019-2020 di Manifattura Tabacchi che, a partire dal prossimo 2 settembre e per sei mesi vedranno impegnati, negli spazi dell’ex fabbrica sei giovani artisti internazionali. Il progetto ideato e curato da Sergio Risaliti, storico e critico d’arte, direttore del Museo Novecento di Firenze, fa parte de LA CURA, LA MERAVIGLIA, L’ARMONIA, progetto di residenze triennale nel corso del quale gli artisti si confrontano con lo spazio e la storia di Manifattura Tabacchi in un percorso di ricerca artistica che prevede tra l’altro visite mirate a spazi e istituzioni del territorio toscano e una serie di laboratori tenuti da artisti affermati a livello nazionale e internazionale.
"Prende il via il secondo ciclo di residenze d’artista alla Manifattura Tabacchi nel nome della meraviglia” - dichiara Sergio Risaliti – “Un progetto di formazione e crescita artistica che e` una delle grandi novita` culturali della citta` di Firenze, non a caso proposto in questo luogo che sta rinascendo nel senso della creativita` e della sperimentazione, dell'interdisciplinarita` e dell'innovazione. Cosa c'e` di piu` attinente all'arte della meraviglia? Creare cose meravigliose, generare stupore, non e` forse il fine della creativita` artistica? La situazione, qui alla Tabacchi, e` virtuosa, e possiamo parlare di rinascimento in progress, per affermare che quella gloriosa epoca di sviluppo delle arti, esplosa nel XIV e XV secolo, non si e` mai conclusa. E soprattutto non deve entrare in crisi un modello di proficui scambi tra mecenati e artisti, maestri e allievi, arti maggiori e minori, belle arti e artigianato, scienza e creativita`, tecnologia e fantasia, pratiche materiali e spirituali. Se guardiamo al passato troviamo qualcosa di simile nella scuola per scultori voluta da Lorenzo il Magnifico nel celebre Giardino di San Marco.
Qualcosa di simile che funzionava nelle botteghe dei maggiori artisti in una inarrestabile competizione tra le diverse generazioni. Quella Firenze ha prodotto cose meravigliose in tanti settori, generando sentimenti di meraviglia che investono tutti noi ancora oggi. Manifattura Tabacchi sta contribuendo al nuovo rinascimento fiorentino, una fase di rinnovata creativita` e competizione culturale che rende la citta` un laboratorio diffuso di creativita` contro la conservazione che vorrebbe vivere di rendita di posizione.
Ecco perche´ abbiamo chiesto a questi giovani artisti di concentrarsi su una parola magica come "meraviglia". Meraviglia e` forse la prima emozione che desto` l'uomo dall'incoscienza godendo dello spettacolo della natura, meravigliandosi del proprio pensiero e delle proprie capacita` manifatturiere. S'incrociarono fatto straordinario e irreversibile il sentimento e la cosa. L'intelligenza e la fantasia. " Meraviglia" e` il termine che funge da cornice e punto di partenza al gesto artistico, adatto al progetto globale di Manifattura Tabacchi dove il sapere e` essenzialmente legato al saper fare contro la ripetizione di modelli, gli stereotipi, il sempre uguale. Sei giovani artisti di diversa cultura e preparazione daranno vita cosi` a un'esperienza di nuovo-rinascimento. Perche´ l'arte e` da sempre produzione di cose meravigliose.”
Il nuovo programma di residenze sara` quindi dedicato alla meraviglia, intesa nel senso piu` ampio: da quello dei materiali, delle tecnologie, delle immagini a quello dei genomi naturali, della produzione industriale e artigianale, di quella artistica e poetica. La meraviglia di fronte alla potenza dell’espansione del pensiero, come flusso creativo primario. Stupore e meraviglia intesi come spinta a generare il bello, l'eccezionale, la magnificenza.
“Il secondo capitolo delle residenze d’artista conferma l’impegno di Manifattura Tabacchi a portare creativita` e arte negli spazi abbandonati dell’ex fabbrica. Siamo molto soddisfatti dei profili selezionati insieme a Sergio Risaliti e curiosi di vedere i ragazzi all’opera: artisti giovanissimi, di provenienza internazionale, che hanno l’opportunita` di vivere a Firenze e lasciarsi ispirare dalle meraviglie della citta` e dagli spazi unici di Manifattura. Ci siamo prefissi di riuscire a coinvolgere il pubblico al fine di promuovere l’incontro e la condivisione dell’esperienza delle residenze d’artista col quartiere e la citta`: a partire dall’apertura degli atelier di lavoro ricavati nell’edificio 8 e con la diffusione di una pubblicazione periodica che racconti le residenze nel corso del loro svolgimento.
Dopo l’inaugurazione del e dei suoi spazi dedicati all’arte del fare B9 lo scorso 21 giugno, la sfida consiste nel lanciare il programma dedicato all’arte contemporanea targato Manifattura Tabacchi di cui questo ciclo di residenze d’artista e` un nuovo significativo capitolo.” (Michelangelo Giombini, responsabile sviluppo prodotto Manifattura Tabacchi).
Le residenze si concluderanno con l'esposizione di opere individuali ideate e realizzate dagli artisti e lavori collettivi scaturiti dai workshop in una mostra allestita negli spazi del B8, l’edificio destinato a ospitare le iniziative legate all’arte contemporanea nell’ambito del programma di attivazione di Manifattura Tabacchi e che ha gia` ospitato la prima edizione di residenze conclusasi a maggio con la mostra La cura.
Questi i nomi dei protagonisti di questa edizione la cui sperimentazione spaziera` tra fotografia, pittura, disegno, scultura, installazioni e video: Bekhbaatar Enkthur (Mongolia), Negar Shariaty (Iran), Esma Ilter (Turchia), Giulia Poppi (Modena), Anna Dormio (Putignano BA), Davide D'Amelio (Termoli CB).
Gli artisti saranno seguiti nel loro percorso da Sergio Risaliti, ideatore e curatore del progetto di residenze e da Paolo Parisi, artista e docente dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, confermato nel ruolo di tutor delle residenze. Come gia` nella passata edizione, i sei giovani artisti avranno a loro disposizione un atelier in Manifattura Tabacchi e la possibilita` di confrontarsi periodicamente con artisti, curatori, critici invitati a tenere brevi workshop. Tra gli invitati di quest'anno ci saranno Ra di Martino, Elena Mazzi, Pantani Surace, Stefania Galegati, Goldsmith Chiari, e Robert Pettena che svolgera` un laboratorio dedicato alla mappatura eclettica del patrimonio artistico e manifatturiero della citta` e dell'area metropolitana. Saranno altresi` chiamati a incontrare i giovani artisti residenti Domenico Bianchi, Alberto Garutti, Giacinto di Pietrantonio e Cristiana Perrella.
Artisti in Residenza
Bekhbaatar Enkthur
Nato a Ulaanbaatar, Mongolia nel 1994. La sua ricerca artistica si sviluppa intorno all’idea di cambiamento che e` intrinseca di tutte le cose. Con lo scorrere del tempo, ogni oggetto, ogni essere, perde il suo significato originale e assume una nuova accezione, una nuova funzione. Qualunque energia non si esaurisce mai ma cambia la propria forma con il tempo, creando un’energia differente; l’essenza rimane invariata, immutata tuttavia si modifica il suo significato d’essere
Negar Shariaty
Nata a Theran, in Iran, nel 1989. Artista e graphic designer iraniana. Ha completato gli studi di grafica nel 2014 e sta attualmente frequentando l’Accademia di Belle Arti a Torino: persegue con il suo impegno artistico una silenziosa ribellione alla mancanza di liberta` personale e culturale in Iran.
Esma Ilter
Nata a Marmara Ereglisi, in Turchia, nel 1993. La sua ricerca si interroga sull’identita`, intesa come interazione con l’ambiente circostante, sull’ambiente stesso e la comprensione che abbiamo di esso. Opera tramite installazioni site specific di vario genere, proiezioni e sculture.
Giulia Poppi
Nata a Modena nel 1992, vive e lavora a Bologna. La sua ricerca artistica si concentra su una pratica di studio e sperimentazione dei materiali che la circondano, sul cambiamento e decadimento fisico di alcuni tipi di organico e sull’accostamento a materiali sintetici, sulla loro ambiguita` e dicotomia. Il suo lavoro spesso passa da appunti fotografici, campioni di materiali e trova il suo ordine e compimento in installazioni ambientali o in sculture di grandi dimensioni, dove l’opera si manifesta e si svela in momenti diversi, invadendo lo spazio dello spettatore che si trova cosi` immerso in un mondo insolito e alieno, una “zona” dove lo spazio ribolle di materia. Una mitologia della materia aniconica ma non prima di narrazione.
Anna Dormio
Nata a Putignano (BA) nel 1994, vive e lavora tra Monopoli e Lecce. La ricerca di Anna Dormio e` rivolta alla manipolazione delle superfici e delle identita` di oggetti e corpi.
Attraverso la commistione di varie tecniche artistiche, prevalentemente pittura e fotografia, compie prelievi/appropriazioni di frammenti, scarti, brevi testi, appunti dimenticati o perduti, antiche fotografie, su cui apporta interventi pittorici o da cui derivano lente e continue accumulazioni, in grado di riconfigurare la loro identita` e rigenerarne il senso. Un’azione affettiva e semantica con cui rielabora piccoli eventi originati dalla casualita`, dalla perdita o dall’abbandono.
Davide D'Amelio
Nato a Termoli (CB) nel 1990, vive a Firenze. Il suo lavoro verte sulla struttura e la storia dell’immagine e della visione, sviluppandosi su una concezione duale tra i fenomeni normativi ed espressivi delle narrazioni. Da qui un interesse digressivo sulla questione della sessualita` concepita come elemento entropico delle strutture sociali.
16/07/2019 17.39
Redazione di Met