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Ordine degli Architetti
Blocco dell'attività edilizia, “togliere subito la discussione dalle aule dei tribunali”
E' quanto chiede il Presidente dell'Ordine degli Architetti considerato che in autunno partirà la fase di revisione dello strumento urbanistico e sarà quella l'occasione per le opportune correzioni di rotta e per configurare scenari adeguatamente condivisi
“Nel corso del confronto che si è svolto il 9 luglio alla Palazzina Reale, sede dell'Ordine degli Architetti di Firenze, Italia Nostra rappresentata dalla sua presidente nazionale Annarita Signorini ha reso esplicito che l'interesse dell'associazione e di conseguenza il ricorso fosse circoscritto al nucleo del centro storico Unesco e che impropriamente il blocco dell'attività edilizia fosse stato esteso alle aree esterne ai viali e ai centri storici minori.

Alla luce di quanto sta avvenendo sul caso dell'ex collegio La Querce, dove il 25 luglio Italia Nostra affiancherà i privati per chiedere lo svincolo dell'intervento, ci rimane difficile comprendere con quale profondità di competenza si affrontino casi così delicati e vitali per l'economia della città. Leggere oggi sui giornali che possa esserci stato 'un refuso' o 'un errore materiale' lascia basiti.

Il blocco dell'attività edilizia, ove si dovesse protrarre fino al 9 ottobre ed oltre, comporterà danni economici misurabili in centinaia di milioni di euro e anche gravissimi disagi alle famiglie che avevano deciso di fare lavori in casa nel periodo estivo. È un'emergenza per la città, per questo, come abbiamo già chiesto, serve il massimo impegno del Comune e di Italia Nostra per incanalare la discussione sui temi caldi della città (flussi e affitti turistici) con modalità che non comportino il blocco indiscriminato dell'attività edilizia e il ricorso ai tribunali.

Si deve fare l'impossibile per togliere subito la discussione dalle aule dei tribunali e avviare un serio confronto, che potrebbe essere incardinato in quel 'Forum permanente' per il quale già qualificati soggetti hanno mostrato interesse (Comune, Ordini professionali, Università, Soprintendenza, Inu, ufficio Unesco, associazioni culturali). Confronto che deve consentire di approfondire gli argomenti, sulla base di dati e ricerche, attivando le migliori competenze e facendo sistema.

In autunno partirà la fase di revisione dello strumento urbanistico: sarà quella l'occasione per le opportune correzioni di rotta, per configurare scenari adeguatamente condivisi e per scongiurare incredibili fasi di caos come quella che stiamo attraversando”.

18/07/2019 12.37
Ordine degli Architetti di Firenze


 
 


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