Regione Toscana
Economia: trasferimento tecnologico, via libera a proposta di legge per soggetto di gestione unico
In commissione Sviluppo economico: voto favorevole del Pd, astenuti Lega e M5s
Via libera alla proposta di legge per la creazione di un soggetto unico per la razionalizzazione del sistema di gestione delle infrastrutture per il trasferimento tecnologico. Il testo che passa ora al definitivo esame dell’aula ha ottenuto il voto favorevole a maggioranza della commissione Sviluppo economico, presieduta da Gianni Anselmi (Pd). Hanno votato sì i consiglieri del Partito democratico, si sono astenuti Lega e Movimento 5 stelle.
La Regione Toscana intende valorizzare il raccordo tra il sistema produttivo e il sistema della ricerca attraverso le infrastrutture per il trasferimento tecnologico – parchi scientifici e tecnologici, incubatori di impresa, laboratori di ricerca industriale, laboratori di prove e test, dimostratori tecnologici –, promuovendo e incentivando la razionalizzazione delle relative società di gestione operanti in Toscana e partecipate da amministrazioni pubbliche. Sarà costituito sistema di interesse pubblico per la promozione dello sviluppo economico e produttivo e a sostegno dell’attività di impresa. Il sistema sarà sviluppato con il supporto della Regione Toscana e su iniziativa dei Comuni e delle Province.
È questo il cuore della proposta di legge che prevede la creazione di un fondo regionale con una dotazione di oltre un milione distribuita su tre annualità (106mila per il 2019, 756mila per il 2020, 280mila per il 2021). Si prevede infatti la costituzione di un fondo per il trasferimento tecnologico, finalizzato all’erogazione di incentivi economici al soggetto gestore risultante dal processo di razionalizzazione di almeno tre società di gestione di infrastrutture per il trasferimento tecnologico tra le seguenti localizzate in Toscana: Polo di Navacchio; Pontedera & Tecnologia - Pont-Thec; Pontlab; Consorzio Polo tecnologico Magona; Lucca Innovazione e Tecnologia- In-Tec.
Il fondo regionale triennale di un milione e 157mila euro concederà incentivi al soggetto gestore, nella forma della partecipazione al capitale sociale e del prestito partecipativo, e sarà condizionato alla permanenza delle amministrazioni pubbliche nella compagine societaria per almeno tre anni dalla data di concessione del prestito.
La proposta della Giunta recepisce un atto di indirizzo del Consiglio regionale, una mozione approvata dal Consiglio nel dicembre 2015 che chiedeva impegni per un soggetto unico gestore delle infrastrutture di trasferimento tecnologico finanziate con risorse regionali.
Il presidente Anselmi ha ricordato il profondo lavoro di riscrittura in commissione, “in sintonia con la Giunta e l’ufficio legilativo del Consiglio”.
“L’impressione è che questa legge non serva a nessuno”, dichiara la consigliera Luciana Bartolini (Lega). “Non dà un gran valore aggiunto alle società a cui si chiede di fare sistema, sarà difficile che almeno tre di quelle esistenti si mettano insieme. Dare un prestito al nuovo soggetto, senza prevedere anche incentivi agli altri soggetti non mi sembra positivo. Se poi la società non fosse costituita, i problemi li avranno I Comuni”.
“Si cerca di dare spinta al sistema dei poli tecnologici, che è giusto promuovere”, osserva la vicepresidente Irene Galletti (M5s). “È giusto cercare di sostenere il potenziale innovativo che ha la Toscana, essere messi in rete, razionalizzare, è un ottimo intento. Sarà importante capire chi sarà il soggetto gestore. Il problema principale è di carattere economico, sappiamo del debito del polo di Navacchio”.
26/07/2019 13.05
Regione Toscana