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Comune di San Casciano
Alseny, vita da parrucchiere a San Casciano. Il sogno di aprire un negozio tutto suo
Comune e Oxfam Italia lavorano in tandem per la gestione dell’accoglienza e l’integrazione attraverso corsi professionalizzanti e opportunità occupazionali per i richiedenti asilo / rifugiati
Se dalla vetrata trasparente del negozio si osservano all’opera, chini sulle teste da acconciare, forbici e pettine alla mano, danno l’impressione di essere più che due semplici parrucchieri. Più di un maestro che cerca di trasmettere gli strumenti del mestiere al giovane apprendista. Più di un allievo che si affretta ad acquisire familiarità con tagli e pieghe. L’attenzione fissa sulle mani scivola in un profondo senso di ammirazione verso chi, italiano, storico parrucchiere legato al suo paese e alle sue tradizioni, San Casciano Val di Pesa, nel fiorentino, ha deciso di credere in lui, ventenne, in fuga dalla Guinea dall’età di 17 anni, ex ospite dell’Hotel Mary, inserito nel sistema di accoglienza Sprar di San Casciano, coordinato da Oxfam Italia in collaborazione con il Comune di San Casciano.

Ciò che appare a chiunque passi da piazza dell’Orologio, cuore commerciale e storico di San Casciano, è un rapporto alla pari dove l’unica barriera che tiene lontani Paolo Parenti e Alseny Diallo è quella degli anni, dell’età anagrafica. Per il resto dialoghi, lezioni sul campo, battute, risate si alternano con disinvoltura, come se i due si conoscessero da tempo. E in realtà per Paolo è stato un po' come ritrovare una persona di fiducia. Qualcuno a cui insegnare l’arte del capello. “Sono felice di aver dato un’opportunità e una speranza per la vita al giovanissimo Alseny – dice Paolo Parenti - che non sapeva nulla del mio mestiere. La timidezza a volte inganna, in bottega il ragazzo ha espresso tutta la sua forza, la sua determinazione. Ha superato ogni sacrificio e le tante difficoltà legate alla conoscenza della lingua”.

Alseny è partito da zero, come la valigia vuota con la quale quattro anni fa è sbarcato in Italia, sopravvissuto al viaggio della morte. Ora all’età di 21 anni ha un contratto di apprendistato come parrucchiere, una casa tutta sua, una vita indipendente, ricca di relazioni sociali. “Vivo da solo e pago l’affitto – precisa - sono molto contento di aver dato una svolta alla mia vita e per questo non finirò mai di ringraziare Paolo, amico e non solo maestro. Un giorno, non molto lontano, concluso il mio percorso di apprendistato e maturata l’esperienza necessaria, mi piacerebbe aprire un negozio tutto mio a Firenze e continuare a vedere i tanti amici di San Casciano con i quali gioco a calcio, nella formazione della Misericordia, e mi ritrovo la sera nei Circoli”.

Alseny, occhi profondi e sorriso aperto, sincero, coltiva ancora un sogno che lo fa arrossire. “Mi piacerebbe condividere tutto questo con la mia ragazza africana che vive ancora in Guinea e per lei non è affatto un bene – aggiunge con gli occhi lucidi – vorrei andare a prenderla e portarla qui, con me, per costruire la famiglia che sogniamo da quando eravamo bambini”. Alseny fa bene ad allungare l’orizzonte. Del resto San Casciano lo ha accolto come un figlio e continuerà a non deluderlo. La semplicità di un piccolo paese, il senso di appartenenza ad una comunità unita vincono la paura con la tolleranza e la solidarietà, proteggono i sogni oltre ogni confine.

21/09/2019 23.13
Comune di San Casciano


 
 


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