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Comune di Barberino Tavarnelle
Una comunità alla finestra, Barberino Tavarnelle accogliente come una coperta
Palazzi comunali, scuole, negozi, abitazioni ricoperte di teli termici, simbolo di accoglienza e soccorso per aderire alla Giornata nazionale della Memoria e dell’Accoglienza
Una comunità alla finestra, Barberino Tavarnelle accogliente come una coperta

Il Comune, la Misericordia di Barberino Tavarnelle, l’Istituto comprensivo Don Milani, i commercianti, insieme ai tanto volontari che operano nell’accoglienza e nella solidarietà, hanno ricordato la strage di Lampedusa, avvenuta il 3 ottobre 2013

Vivere o morire. Cercare di sopravvivere in condizioni di indigenza, sopraffatti dalla violenza di una guerra che annienta spirito e dignità umana in nome di un potere ingordo. Oppure perdere la vita annegati, seppellire nel viaggio della speranza sogni e prospettive di una vita migliore. Tutto questo non può essere un confine, una limitazione territoriale a deciderlo. Il ricordo che l’amministrazione comunale e la comunità di Barberino Tavarnelle, in memoria delle vittime dell’immigrazione, hanno appeso ieri alle finestre facendo sventolare coperte termiche, assurte a simbolo della ricorrenza, è anche un messaggio di denuncia che vuole tornare a svegliare le coscienze, sensibilizzare i cittadini, gli studenti sul tema dell’accoglienza e dell’emergenza che il mondo intero sta attraversando. L’iniziativa è nata da un’idea di Margherita Cioppi, cittadina del Comune di Barberino Tavarnelle, ed è stata organizzata dal Comune, in collaborazione con la Misericordia e i tanti volontari che operano nell’accoglienza e nella solidarietà.

Un’espressione collettiva per dire basta “al tappeto di carne umana”, come lo aveva definito l’allora sindaca del Comune di Lampedusa e Linosa Giusi Nicolini, dopo il tragico naufragio di un’imbarcazione libica, usata per il trasporto di migranti, avvenuto il 3 ottobre 2013. Una vera e propria ecatombe al largo di Lampedusa che aveva causato 368 morti accertati e circa 20 dispersi. “Non era mai successo – dichiara il sindaco di Barberino Tavarnelle David Baroncelli – che in una volta sola il Mediterraneo si trovasse ad inghiottire tante persone, donne, uomini, bambini in preda alla disperazione, in fuga dalla miseria e dallo spettro della morte. Eppure da allora, sono trascorsi 6 anni, il bollettino di una catastrofe senza fine continua a registrare corpi senza vita, chi sogna una condizione migliore cercando di oltrepassare i confini rischia di spegnersi per sempre. I numeri lo dicono chiaro: ad oggi sono circa 20mila i morti e i dispersi. Dobbiamo fermare questa ecatombe non solo, aderendo alla Giornata nazionale della Memoria e dell’Accoglienza, ma promuovendo un cambiamento vero, concreto, intessendo relazioni, come percorsi positivi di dialogo e conoscenza delle diversità. Se non agiremo in questa direzione, perderemo noi stessi. Credo che la morte peggiore sia quella che si subisce da vivi”. Le coperte termiche hanno sventolato per le vie e le piazze di Barberino Tavarnelle, all’esterno degli edifici pubblici, dei palazzi comunali, dei negozi, delle scuole dell’Istituto statale comprensivo Don Milani, delle abitazioni private.

04/10/2019 12.39
Comune di Barberino Tavarnelle


 
 


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