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I Codici di comportamento dei dipendenti pubblici definiscono la condotta che un funzionario deve tenere per assicurare l’imparzialità del suo lavoro ed evitare pressioni improprie dall’esterno (in tema di regalie, rapporti con il pubblico, conflitti d’interesse).

Per effetto della legge Severino (190/2012), la violazione del Codice di comportamento può essere causa di illecito disciplinare e perfino di licenziamento. In questo modo, un’amministrazione ha la possibilità di allontanare un dipendente “infedele” senza dover attendere una sentenza della magistratura. È quanto accaduto di recente, ad esempio, in una grande società pubblica coinvolta in una nota inchiesta per corruzione.

Anche se sono spesso sottovalutati nelle loro potenzialità, i Codici di comportamento rappresentano quindi un fondamentale strumento di prevenzione della corruzione.

Ad essi, lunedì 7 ottobre, l’Anac dedica una giornata di approfondimento e confronto. Partecipano il Presidente Raffaele Cantone e il ministro della Pubblica amministrazione Fabiana Dadone.



‘Codici di comportamento dei dipendenti pubblici’

Lunedì 7 ottobre 2019

Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo - Sala Spadolini

Via del Collegio Romano, 27



Programma



Ore 15.00 - Interventi di saluto: Raffaele Cantone, Presidente Autorità Nazionale Anticorruzione; Fabiana Dadone, Ministro per la Pubblica Amministrazione.

Ore 15.30 - Presentazione della Relazione del Gruppo di lavoro sulle Linee Guida ANAC in materia di codici di comportamento dei dipendenti pubblici, Prof. Merloni, Prof.ssa Parisi, Consiglieri ANAC.

Ore 16.30 - Relatori. Prof. Roberto Cavallo Perin, Professore ordinario di diritto amministrativo presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino; Dott. Jacopo Leone, Associate Democratic Governance Officer OSCE Office for Democratic Institutions and Human Rights (ODIHR)