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Ordine degli Architetti
Stazione Foster, l'Ordine degli Architetti: “Completare un’opera essenziale per liberare i binari di superficie”
“Soddisfatti per la volontà di far ripartire il cantiere quanto prima. Treni con porte automatiche ogni dieci minuti in grado di collegare i principali centri della città metropolitana e della regione, questo è quanto ci aspettiamo dal sottoattraversamento ferroviario, non solo guadagnare tempo sulla linea AV ed evitare lo scavalcamento di Firenze”
“Siamo soddisfatti di apprendere che ci sia la volontà di far ripartire il cantiere quanto prima. La stazione Foster, in avanzato stato di realizzazione, è un tassello fondamentale di quel sistema multimodale tanto auspicato per allentare la morsa del traffico e spostare quote crescenti di utenti su efficienti mezzi di trasporto collettivo. Il sottoattraversamento ferroviario della linea AV, di cui la 'Foster' è componente sostanziale, consentirà di liberare i binari di superficie nel tratto urbano e di metterli ad esclusivo servizio dei treni quotidianamente utilizzati dai pendolari, evitando ritardi e disservizi legati all’interferenza tra convogli ad alta velocità e treni locali.

La rete tranviaria, che ha registrato un enorme successo e che immaginiamo destinata ad una rapida estensione, deve necessariamente essere integrata sulle maggiori distanze da un sistema ferroviario moderno, capace di raccogliere e distribuire viaggiatori in modo diffuso e con passaggi frequenti. Treni con porte automatiche, facilmente accessibili, con frequenze di dieci minuti, fermate ogni chilometro, interconnesse alla rete tranviaria, in grado di connettere efficacemente territori e principali poli attrattori della città metropolitana.

L’asse Pistoia-Prato, la zona Empolese, il Mugello, il Valdarno, il Chianti, per la mole degli scambi, richiedono moderni ed efficienti servizi di trasporto pubblico su ferro. Obiettivo che può essere raggiunto solo decongestionando e razionalizzando il nodo fiorentino. Questo è il principale vantaggio atteso dalla realizzazione del sottoattraversamento e della stazione Foster, non soltanto la riduzione del tempo di percorrenza sulla tratta AV. Certamente la futura presenza di una stazione passante metterà Firenze nelle migliori condizioni per evitare lo scavalcamento da parte di numerosi convogli, tentati da evitare i tempi della fermata in una stazione di testa come Santa Maria Novella.

Ribadiamo che la nuova stazione AV debba essere un'opportunità di crescita per una parte del tessuto urbano di Firenze, trovando un giusto collegamento con il quartiere, con il polo fieristico della Fortezza e con la stazione di Santa Maria Novella”.

11/10/2019 15.51
Ordine degli Architetti di Firenze


 
 


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