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È l’urbanistica e la trasformazione della città il tema del confronto che propone l’Istituto Storico toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea per giovedì 17 ottobre alle 17 al Quartiere 3, presso la Biblioteca di Villa Bandini (via del Paradiso, 5). Partecipano l’architetto Gaetano Di Benedetto e la professoressa Mariella Zoppi.

Il focus generale dell’incontro è l’evoluzione dell’Urbanistica tra gli ultimi anni del Novecento e i primi del Duemila con le trasformazioni della città tra il 1989 e il 2009 attraverso i diversi Piani urbanistici (dal Piano Vittorini fino al Piano Strutturale del 2007). Ma sono soprattutto gli anni della crescita, tra il 1950 e il 1970, quando si ipotizzava di raggiungere il mezzo milione di abitanti, seguiti dal massiccio trasferimento dei residenti verso i comuni della cintura (Scandicci, Sesto Fiorentino, Campi, Calenzano, Bagno a Ripoli) a gettare luce sulla Firenze di oggi. La città infatti attua una politica di protezione del centro storico e delle colline, mentre i comuni della piana, con l’unica eccezione di Fiesole, si orientano verso l'espansione di abitazioni e aree industriali, artigianali e commerciali. Il risultato è una diffusione urbana che interessa ormai tutta la piana fra Firenze e Prato e che – forse - avrebbe bisogno di una strategia metropolitana che tarda a trovare una sua definizione.

Si tratta del terzo appuntamento del progetto Cinque identità, una città con cui l’Istituto Storico toscano della Resistenza passa al setaccio i grandi mutamenti del Novecento e porta nei quartieri, dove la storia ha messo le sue radici, il complesso racconto del Secolo breve.

Prossimo appuntamento il 24 ottobre (ore 17) alla BibliotecaCaNova Isolotto (via Chiusi 4/3 A), La Firenze della Cultura con Francesca Tacchi, Adele Dei e Francesco Gurrieri dell’Università di Firenze. Infine il 31 ottobre alle 17 alla Biblioteca Filippo Buonarroti (viale Guidoni 188) La Firenze delle fabbriche: economia, lavoro, sviluppo con Luciano Segreto e Pietro Causarano dell’Università di Firenze e Alessio Gramolati della CGIL.

Per i luoghi e il programma completo: www.istoresistenzatoscana.it.