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Comune di Greve in Chianti
Tari, il Comune di Geve avvia un’azione di recupero contro evasori e morosi
Ammonta a 400mila euro la somma complessiva che i cittadini morosi e non identificati devono versare. Il sindaco Paolo Sottani: “non ci devono essere disparità nel pagamento della tassa sui rifiuti, non è giusto che oggi qualcuno debba sostenere un costo maggiore perché altri non hanno fatto il loro dovere”
“Far pagare tutti equamente in modo da far sostenere ad ognuno la propria parte”. E’ l’obiettivo dell’amministrazione comunale di Greve in Chianti che ha avviato un’importante operazione di recupero sull’evasione della Tari, la tassa dei rifiuti che ai cittadini giunge in bolletta suddivisa in tre rate, due in acconto, la terza in saldo. Ammonta a circa 400mila euro la cifra complessiva da recuperare causata da due diversi profili di evasori: i cittadini morosi che risultano essere i più numerosi nell’indagine effettuata e coloro, circa un migliaio di utenti tra domestici e non domestici, che non sono stati identificati sul fronte della Tari. “Si tratta di una cifra considerevole - dichiara il sindaco Paolo Sottani - che purtroppo ricade su tutta la comunità, ci siamo assunti l’impegno di recuperare l’intera somma perché non ci siano disparità tra i cittadini nel pagamento della tariffa, tutti devono versare la quota che spetta loro, non è giusto che oggi qualcuno debba sostenere un costo maggiore perché altri non hanno fatto il loro dovere”. L’azione di recupero è già iniziata. Le code che si rilevano in questi giorni all'ufficio Alia decentrato nei locali del Comune, dove sono attivi due operatori e non uno come di consueto, ne sono la prova più evidente.

“La morosità e l'evasione costituiscono un grosso problema – aggiunge l’assessore all’Ambiente Simona Forzoni - perché crescono continuamente, danneggiando tutti i cittadini che si ritrovano a pagare anche per chi non lo fa”. L’assessore Forzoni estende la considerazione a tutti i fattori che possono determinare difficoltà e far lievitare i costi. “Se l’estensione del porta a porta - precisa - comporta costi marginali che, una volta effettuati, non si ripetono, la mancanza di impianti a disposizione per il trattamento dell'umido nell'ATO Toscana Centro determina un aumento perché quelli esistenti sono colmi, e non avendo a disposizione nuovi impianti, siamo costretti a mandare tonnellate di umido fuori regione”.

Uno degli strumenti migliori che arreca vantaggi e benefici economici e ambientali è il sistema di raccolta differenziata che nel Comune di Greve si attesta intorno al 70 per cento, uno dei dati più alti per l’area del Chianti e dei comuni fiorentini serviti da Alia. “Una tonnellata di indifferenziato costa in assoluto molto più di una tonnellata di qualsiasi altro tipo di rifiuto – precisa il sindaco - ciò è dovuto al fatto che l'indifferenziato deve essere conferito a discarica o a termovalorizzazione e chi possiede questi impianti chiede un prezzo molto alto per accogliere il rifiuto, specie se proveniente da altra regione. Crediamo che la soluzione possa essere l’estensione del porta a porta, l’unica in grado di elevare la percentuale di differenziata e contenere gli aumenti anche in virtù del percorso di recupero della morosità e dell'evasione che abbiamo avviato. In quest’ottica stiamo valutando di rivedere il sistema attuale che prevede una presenza mista di zone coperte dal porta a porta e da bidoncini. Mantenere due sistemi diversi di raccolta sullo stesso territorio non è conveniente per motivi economici e ambientali”. “Il nostro unico interesse – concludono il sindaco Sottani e l’assessore Forzoni - è preservare l'ambiente e l'immagine del Chianti e chiediamo ai cittadini di fare altrettanto, di fare ognuno la propria parte”.

27/12/2019 11.04
Comune di Greve in Chianti


 
 


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