MET

L'Accademia di Belle Arti inaugura il suo 236esimo anno accademico con una cerimonia pubblica che si terrà sabato 18 gennaio alle ore 10 presso la Sala del Cenacolo in Via Ricasoli 66. La giornata inizierà con i saluti istituzionali del Presidente Carlo Sisi e del Direttore Claudio Rocca, seguirà l'intervento dei rappresentanti della Consulta degli studenti e la proclamazione di sei accademici d'onore e due professori emeriti (l'artista Adriano Bimbi e lo storico dell'arte Marco Cianchi). Chiuderà la giornata un concerto del Quartetto Amaranto del Conservatorio "Luigi Cherubini" di Firenze.

Quest'anno fra le personalità illustri che saranno insignite del titolo di accademico d'onore il fotografo cinese Zeng Yi - primo nel Paese asiatico a ricevere questa onorificenza - il direttore del Museo dell'Opera del Duomo, Monsignor Timothy Verdon, Federico Tiezzi e Sandro Lombardi per l'arte drammatica. Due le donne: l'artista Lucia Marcucci, tra i principali esponenti della Poesia Visiva in Italia, e la direttrice del Frankfurter Kunstverein, Franziska Nori.

La cerimonia di Inaugurazione dell'Anno Accademico sarà l'occasione per il fare il punto sull'anno appena trascorso e sui progetti che l'Accademia si appresta a portare avanti nel 2020, primo fra tutti l'imminente trasferimento di una parte dei corsi alla Manifattura Tabacchi e, più in generale, un riassetto degli spazi che prevede la ristrutturazione di quelli esistenti e l'acquisizione di nuovi immobili per agevolare lo svolgimento delle attività didattiche e facilitare quelle di produzione artistica, come l'Oratorio dei Pretoni, concesso dall'Agenzia del Demanio nelle scorse settimane.

Come ricorda il Direttore dell'Accademia di Belle Arti, Claudio Rocca: "Il 2019 è stato per noi un anno molto intenso e ricco di novità, segnato da nuove collaborazioni come quella con il Museo Stibbert e il rafforzamento di collaborazioni già in atto, penso, ad esempio, ai progetti che ci hanno visti lavorare a fianco di Museo Novecento, Galleria dell'Accademia, Uffizi, Murate Art District e diversi Comuni della Città Metropolitana. Abbiamo anche incrementato l'offerta formativa post laurea con l'introduzione di tre nuovi Master e stabilito nuove relazioni internazionali favorendo non solo scambi e visite di docenti e studenti all'estero, ma avviando seminari di ricerca tra arte e architettura in Israele, Cina e Thailandia. Nel 2020 ci aspettano nuove sfide che ci porteranno inevitabilmente a crescere e ampliare il nostro orizzonte".

I nomi dei professori emeriti e degli accademici d'onore sono proposti e scelti dai membri del Consiglio Accademico fra personalità che si sono particolarmente distinte nel mondo dell'arte e della cultura. A oggi il professor Eugenio Cecioni è il primo professore emerito dell'Accademia di Belle Arti di Firenze; tra gli accademici d'onore si ricordano: David Hockney, Georg Baselitz, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Robert Morris, Thomas Struth, Ennio Antonelli, Giuliano Gori, Luca Mantellassi, Maria Vittoria Colonna Rimbotti, Paolo Targetti, Joachim Burmeister, Giuseppe Chiari, Lara Vinca Masini, Roberto Capucci, Antonio Frazzi, Alberto Moretti, Massimo Teoldi, Philippe Daverio, Claudio De Golo, Leonardo Ferragamo, Mauro Giorgetti, Emilio Tolaini, Carla Fracci, Franco Torrini, Riccardo Ventrella, Arnaldo Pomodoro, Philippe Starck, Sting, Oliviero Toscani, Beppe Menegatti, Candida Höfer, Cristina Acidini, Michelangelo Pistoletto, Massimo Cantini Parrini, Cecilie Hollberg e Mina Gregori.

L'Accademia di Belle Arti di Firenze è un’istituzione pubblica facente parte del comparto Afam - Alta formazione artistica, musicale e coreutica e rilascia titoli di studio di livello universitario (diploma accademico di I e II livello, Master). Nell'Anno Accademico 2019/2020 sono 1450 gli studenti iscritti ai corsi di I e II livello, cui si aggiungono gli iscritti alla Scuola Libera del Nudo - antico istituto specializzato nel disegno della figura umana dal vero - ai Master, ai corsi singoli e al percorso formativo per gli insegnanti nella scuola secondaria. Circa il 40% del totale della popolazione studentesca è costituita da studenti internazionali, dei quali circa la metà proviene dalla Cina.