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La Giunta regionale deve attivarsi “quanto più celermente” per bloccare “il taglio dei ferrovieri addetti al trasporto merci”, così da scongiurare il depotenziamento degli impianti e delle strutture annesse, e interrogare “Merci Italia Rail circa le reali intenzioni di sviluppo sul territorio regionale e le azioni che intende mettere in campo per rilanciare e consolidare il trasporto su ferro”. È quanto chiede una mozione presentata dal gruppo di Italia Viva, primo firmatario Stefano Scaramelli. L’atto di indirizzo, approvato dal Consiglio regionale, impegna la Giunta anche a “predisporre un tavolo di concertazione con tutti i soggetti coinvolti”. È infatti necessario, ha spiegato Scaramelli illustrando la mozione all’Aula, “programmare un piano reale di sviluppo in cui gli obiettivi prioritari siano l’implementazione di investimenti a sostegno del trasporto merci, l’occupazione e l’economia sostenibile”, anche per salvaguardare gli investimenti fatti nel tempo dalla Regione per lo sviluppo della logistica e del trasporto delle merci su rotaia.

La mozione prende le mosse dalla politica di FSI e Merci Italia Rail che, ha detto Scaramelli, “diversamente da quanto annunciato, non prevede alcuna strategia di aggredire il mercato, prevedendo solo un depotenziamento progressivo degli impianti e delle strutture e un conseguente ridimensionamento degli organici”. Il consigliere ha sottolineato che nel trasporto merci, in Toscana, nel 2012 erano impiegati circa 600 ferrovieri, oggi ridotti a soli 160. Il taglio riguarda maggiormente Grosseto, Chiusi (Si), Pisa e Livorno.

Per Giacomo Giannarelli (M5S), che ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo, “i poli intermodali sono usati male, mentre invece c’è la necessità di avere il coraggio di spostare il traffico delle merci dalla gomma al ferro”.

Un sì convinto alla mozione è stato espresso anche dal consigliere Marco Casucci (Lega). “È un atto di buon senso e mette in luce che davvero si è creduto poco nel trasporto su rotaia”.