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Regione Toscana
Regione. Economia: nel centro storico di Firenze le abitazioni più care
Lo rivelano i dati del Secondo Osservatorio immobiliare regionale elaborato dalla Fiaip Toscana sulla base dei dati di compravendita dell’ultimo trimestre raccolti in tutte le province. Il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani: “È uno studio che ci dà un’indicazione positiva sull’andamento generale dell’economia”
Le compravendite di immobili sono in aumento, ma i prezzi restano stabili e, in alcuni casi, registrano ancora delle leggere flessioni. Lo evidenziano i dati del Secondo Osservatorio immobiliare regionale, curato dalla Federazione italiana degli agenti immobiliari professionali della Toscana (Fiaip) e presentato oggi nella sala del Gonfalone del palazzo del Pegaso. I dati si riferiscono alle rilevazioni del valore di mercato registrato nell’ultimo trimestre. I valori di mercato al metro quadrato elaborati da Fiaip si riferiscono a immobili residenziali non di lusso tra gli 80 e i 100 metri quadrati e in medio stato manutentivo. Prendendo in considerazione i centri storici, l’Osservatorio mette in luce che gli immobili più cari si trovano a Firenze, dove il prezzo al metro quadrato oscilla tra i 4mila 500 euro e i 5mila 500 euro; il valore minimo, invece, si registra a Prato, con 800 euro a metro quadrato, ma con punte che poi possono raggiungere i 2.800 euro, che risulta un valore più alto rispetto ad altre città della Toscana. Tengono bene, e spesso anzi sono in crescita rispetto alle zone interne delle province di riferimento, i prezzi degli immobili nei comuni del litorale.

“L’andamento del mercato immobiliare, da sempre, è una cartina di tornasole che dà indicazioni sull’andamento generale dell’economia. La leggera ripresa che emerge dai dati dell’Osservatorio rappresenta perciò un dato positivo per la prospettiva dell’intera economia regionale”. Questo il commento del presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, intervenuto alla presentazione dei dati dell’Osservatorio 2020 di Fiaip.

“L’obiettivo dell’Osservatorio – ha spiegato il vice presidente di Fiaip Toscana, Francesco La Commare, – è quello di fornire una finestra esaustiva del mercato immobiliare toscano utile sia per i professionisti del settore che per tutti coloro che sono interessati a vendere o acquistare casa. Da precisare comunque che le quotazioni che abbiamo redatto non sono da intendersi sostitutive di una valutazione puntuale realizzata da un agente immobiliare professionale, dal momento che dobbiamo sempre prendere in considerazione variabili come la posizione, la tipologia, la dimensione, lo stato effettivo, le caratteristiche qualitative e l’efficienza energetica di ogni singolo immobile”.

Secondo i dati Fiaip, uno degli elementi che in parte rallenta il processo delle transizioni è quello degli accertamenti della conformità e regolarità rispetto a tutte le normative. Tra le cause di questi rallentamenti, ha spiegato La Commare, ci sono, in alcuni casi, le difficoltà registrate nell’accesso agli atti presso gli uffici tecnici dei comuni.



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Queste le rilevazioni stilate da Fiaip Toscana, suddivise provincia per provincia:



LIVORNO

A Livorno i prezzi variano molto a seconda delle aree di riferimento: nella zona affacciata sul litorale si registrano le quotazioni massime, da un minimo di 1.700 ad un massimo di 2.800 euro al metro quadro. Cifre che diminuiscono gradualmente spostandosi nella zona residenziale centrale (da 1.600 fino a 2.000 euro al metro quadro) e nelle aree del centro storico della città (dai 1.300 ai 1.600 euro al metro quadro). In controtendenza i prezzi registrati sia ad Antignano (dai 2.300 ai 2.800 euro al metro quadro) che nei comuni di Rosignano, Cecina e Bibbona dove il range di riferimento mostra quotazioni superiori: nel primo caso da un minimo di 1.800 ad un massimo di 3.000, nel secondo caso da 1.700 a 2.300 e nell’ultimo da 1.500 a 2.000 euro al metro quadro.



PISA

A Pisa i prezzi variano molto a seconda delle zone: nel centro storico si va da un minimo di 2.700 euro al metro quadro ad un massimo di 3.300 euro. Cifre che diminuiscono spostandosi nelle aree limitrofe al centro (dai 2.200 ai 2.600 euro al metro quadro) e in periferia (da 1.900 fino a 2.300 euro al metro quadro). Le quotazioni si abbassano ulteriormente in località come Volterra e la Valdera dove la valutazione media per un immobile residenziale non di lusso ha nel primo caso un valore minimo di 1.500 e un valore massimo di 1.800 euro al metro quadro mentre, nel secondo, di 1.600 e di 1.900 euro al metro quadro. In controtendenza la valutazione degli immobili sul litorale pisano dove i prezzi medi si allineano a quelli del centro storico del capoluogo.



MASSA CARRARA

A Massa i prezzi variano molto a seconda delle zone: nel centro storico si va da un minimo di 2.400 euro al metro quadro ad un massimo di 2.700 euro. Cifre che diminuiscono sensibilmente spostandosi nelle aree limitrofe al centro (dai 1.500 ai 1.800 euro al metro quadro) e in periferia (da 1.300 fino a 1.600 euro al metro quadro). Per quanto riguarda Carrara, invece, i valori per il centro città si confermano più bassi, oscillando

da un minimo di 1.300 ad un massimo di 1.600 euro al metro quadro. Le quotazioni si abbassano ulteriormente in località come la Lunigiana e Avenza dove la valutazione media per un immobile residenziale non di lusso ha nel primo caso un valore minimo di 800 e un valore massimo di 1.200 euro al metro quadro mentre nel secondo di 1.500 e di 1.600 euro al metro quadro. In controtendenza ovviamente la valutazione degli immobili sul litorale: Montignoso (1.700 - 2.500 euro al metro quadro), Marina di Carrara (1.800 - 2.000 euro al metro quadro), Marina di Massa (2.200 - 2.600 euro al metro quadro) e Cinquale (2.700 - 3.600 euro al metro quadro).



LUCCA

A Lucca i prezzi variano molto a seconda delle zone: nel centro storico si va da un minimo di 2.500 euro al metro quadro ad un massimo di 3.100 euro. Cifre che diminuiscono spostandosi nelle aree limitrofe al centro (dai 2.000 ai 2.600 euro al metro quadro) e in periferia (da 1.800 fino a 2.200 euro al metro quadro). Le quotazioni si abbassano ulteriormente in località come la Garfagnana, la Mediavalle e la Piana di Lucca dove la valutazione media per un immobile residenziale non di lusso ha nel primo caso un valore minimo di 900 e un valore massimo di 1.100 euro al metro quadro, nel secondo di 1.050 e di 1.300 euro al metro quadro, mentre nel terzo caso si passa da un minimo di 1.500 ad un massimo di 1.900 euro. In controtendenza ovviamente la valutazione degli immobili sul litorale della Versilia, ad esempio a Viareggio

i prezzi medi vanno da un minimo di 1.800 euro ad un massimo di 2.200 euro al metro quadro.



PRATO

A Prato, a differenza di tutte le altre province della Toscana, nel centro storico i prezzi sono più bassi rispetto alle zone limitrofe: nella parte più antica della città, infatti, le quotazioni variano da un minimo di 800 ad un massimo di 2.800 euro, mentre allontanandosi dal centro salgono a 1.000 - 3.000 euro al metro quadro nell’area del semicentro e nel range 900 - 2.800 nella periferia del capoluogo. Le quotazioni si abbassano ulteriormente in località come Montemurlo e la Valbisenzio dove la valutazione media per un immobile residenziale non di lusso ha nel primo caso un valore minimo di 700 e un valore massimo di 2.500 euro al metro quadro, nel secondo di 500 e di 2.000 euro al metro. In controtendenza i prezzi registrati nell’area della catena montuosa di Montalbano dove il range di riferimento varia da un minimo di 1.000 ad un massimo di 2.500 euro al metro quadro.



PISTOIA

A Pistoia i prezzi variano molto a seconda delle zone: nel centro storico si va da un minimo di 1.700 euro al metro quadro ad un massimo di 2.100 euro. Cifre che diminuiscono sensibilmente spostandosi nelle aree limitrofe al centro (dai 1.500 ai 2.000 euro al metro quadro) e in periferia (da 1.100 fino a 1.700 euro al metro quadro). Le quotazioni si abbassano ulteriormente in località come la Montagna Pistoiese e la zona di Agliana - Quarrata dove la valutazione media per un immobile residenziale non di lusso ha nel primo caso un valore minimo di 800 e un valore massimo di 1.200 euro al metro quadro, nel secondo di 1.000 e di 1.700 euro al metro. In controtendenza la valutazione degli immobili in località come la Valdinievole e Montale, dove i prezzi salgono oscillando da un minimo di 1.400 ad un massimo di 1.900 e da 1.300 a 1.900 euro al metro quadro.



GROSSETO

I prezzi più alti si registrano sul litorale, a Marina di Grosseto le quotazioni vanno da un minimo di 3.200 euro ad un massimo di 3.900 euro al metro quadro, mentre a Grosseto il range di riferimento va da 1.700 a 2.100 euro. Nel resto della provincia le valutazioni non differiscono di molto tra loro: in località come Braccagni e Roselle vanno da un minimo di 1.400 ad un massimo di 1.700 euro, ad Alberese invece da 1.600 a 1.900, per arrivare a Montepescali dove si scende leggermente arrivando a 1.100 – 1.300.



AREZZO

Ad Arezzo i prezzi variano molto a seconda delle zone: nel centro storico si va da un minimo di 1.350 euro al metro quadro ad un massimo di 1.650 euro. Cifre che diminuiscono sensibilmente spostandosi nelle aree limitrofe al centro (dai 1.100 ai 1.400 euro al metro quadro) e in periferia (da 900 fino a 1.100 euro al metro quadro). Le quotazioni si abbassano ulteriormente in località come Valdarno, Casentino, Val Tiberina e Val di Chiana dove la valutazione media per un immobile residenziale non di lusso ha nel primo caso un valore minimo di 1.000 e un valore massimo di 1.300 euro al metro quadro, nel secondo di 850 e di 1.100 euro al metro quadro mentre negli ultimi due casi da 850 a 1.200 e da 800 a 1.700 euro al metro quadro.



SIENA

A Siena i prezzi variano molto a seconda delle zone: nel centro storico si va da un minimo di 2.900 euro al metro quadro ad un massimo di 3.500 euro. Cifre che diminuiscono spostandosi nelle aree limitrofe al centro (dai 2.200 ai 2.700 euro al metro quadro) e in periferia (da 1.600 fino a 2.100 euro al metro quadro). Le quotazioni si abbassano nettamente in località come l’Amiata (da 1.100 fino a 1.600 euro al metro quadro), la Val di Merse (da 1.400 fino a 1.900 euro al metro quadro), la Val di Chiana (da 1.300 fino a 1.800 euro al metro quadro) e l’area delle Crete Senesi (da 1.400 fino a 1.900 euro al metro quadro). In controtendenza la valutazione degli immobili in località di particolare pregio turistico ed enogastronomico come il Chianti, la Val d’Elsa e la Val d’Orcia: nel primo caso il range di riferimento varia da un minimo di 1.800 ad un massimo di 2.400 mentre negli altri due casi si va da 1.600 a 2.100 e nell’ultimo caso da 1.700 euro al metro quadro a 2.200.



FIRENZE

Nel centro storico del capoluogo toscano si va da un minimo di 4.500 euro al metro quadro ad un massimo di 5.500 euro, prezzi che scendono spostandosi nelle aree limitrofe al centro (dai 3.000 ai 4.500 euro al metro quadro) e in periferia (da 2.000 fino a 3.000 euro al metro quadro) ma anche in località come il Chianti (da 1.500 fino a 2.800 euro al metro quadro), la Piana di Sesto Fiorentino (da 1.500 fino a 2.700 euro al metro quadro) e l’area Empolese - Val d’Elsa (da 1.400 fino a 2.400 euro al metro quadro). Spostandosi in località come il Mugello e il Valdarno le valutazioni scendono ancora: nel primo caso il range varia da 1.200 a 2.400, mentre nel secondo da un minimo di 1.000 ad un massimo di 2.300 euro al metro quadro.

14/02/2020 13.50
Regione Toscana


 
 


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