Fondazione Sistema Toscana/Mediateca Toscana
Rassegna di film d'esordio di registi affermati, dall'archivio del Festival dei Popoli
Primo appuntamento, col documentario Terra di mezzo (1996), di Matteo Garrone, domenica 16 febbraio, ore 19.00, cinema La Compagnia
Prende il via domenica 16 febbraio, al cinema La Compagnia di Firenze, la rassegna Prime Visioni, ciclo di appuntamenti, con cadenza mensile, che ripropone al pubblico preziosi documentari d'archivio, opere prime di registi diventati poi famosi, presentati al Festival dei Popoli.
La rassegna afferisce al progetto di collaborazione, per la conservazione e valorizzazione degli archivi, che vede impegnati Regione Toscana e Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana dal 2016, ed è curata dal Festival dei Popoli in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana,
Grazie ai film in programma, la rassegna Prime Visioni ripercorrere a ritroso il percorso artistico di registi oggi noti, apprezzati da pubblico e critica, che nelle loro prime opere avevano tracciato gli elementi costitutivi della loro poetica, poi sviluppata e approfondita nelle produzioni successive.
Il primo appuntamento di Prime Visioni, domenica 16 febbraio (ore 19.00), al Cinema La Compagnia (Via Cavour, 50/r) è con il documentario Terra di mezzo, di Matteo Garrone (Italia, 1996, 78').
Considerato tra i più rappresentativi autori del cinema italiano contemporaneo per le sue opere di successo internazionale, come Gomorra (vincitore nel 2008 del Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes e del David di Donatello), il pluripremiato al festival di Cannes e ai David di Donatello, Dogman (2018) e il recentissimo Pinocchio (2019), Matteo Garrone ha esordito al cinema nel 1996 con Terra di mezzo, un film in tre episodi, sulle periferie urbane. Terra di mezzo si focalizza sulle zone ai margini delle grandi città, popolate da creature che vivono esistenze difficili. Nell'episodio Silhouette, alcune prostitute nigeriane trascorrono le loro giornate in attesa dei clienti, sedute su poltrone e divani sfondati, ai bordi della strada; in Euglen & Gertian, un gruppo di ragazzi albanesi viene assoldato per svolgere manovalanza in nero; infine, in Self Service, un anziano egiziano lavora ogni notte come abusivo ad un distributore di benzina. Il film, girato nelle ultime propaggini di Roma, colpisce per la lucidità d'osservazione dimostrata dall’autore, allora soltanto ventottenne, e per il legame che crea, come avverrà in tutto il suo cinema futuro, con il paesaggio svilito e povero delle periferie e con i suoi abitanti.
Ingresso: € 5,00 - ridotto: € 4,00
15/02/2020 20.05
Fondazione Sistema Toscana/Mediateca Toscana