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Il termine per il pagamento della prima rata della tassa sui rifiuti Tari è rinviato al 16 luglio 2020 (la scadenza naturale era fissata al 16 maggio), la Tari in soluzione unica va al 30 settembre (dal 30 giugno), la Cosap per i dehor e per gli ambulanti e l’Imposta sulla pubblicità hanno invece come nuovo termine il 30 giugno (rispetto alla scadenza naturale del 30 aprile). E’ questo il pacchetto di rinvii dei pagamenti delle tasse e dei canoni comunali approvato dal Consiglio Comunale, riunito in videoconferenza nella seduta di giovedì 23 aprile 2020, come misura di sostegno alle famiglie, alle imprese e alle realtà economiche del territorio per il periodo dell’emergenza sanitaria Covid-19. La delibera, con oggetto “Emergenza sanitaria Covid-19, differimento delle scadenze 2020 del Canone per le Occupazioni Permanenti di Spazi e Aree Pubbliche (Cosap), dell’Imposta sulla Pubblicità e della prima rata in acconto della Tassa sui rifiuti (TARI)” è stata approvata con i voti favorevoli dei gruppi Pd, Sandro Fallani Sindaco, Scandicci a Sinistra e misto (Italia Viva), e quelli contrari di Lega Salvini premier, Centro destra per Scandicci Forza Italia-Udc, Movimento 5 stelle.

Come specificato in delibera, oltre alle misure di rinvio delle tasse e dei canoni comunali approvate dal Consiglio Comunale nella seduta del 23 aprile, sono possibili ulteriori successivi provvedimenti in materia, “in ragione dell’eventuale protrarsi dell’emergenza sanitaria in corso e dell’adozione di ulteriori disposizioni in materia da parte di organi centrali.

I rinvii delle scadenze per i versamenti delle entrate comunali, approvate dal Consiglio solo per il 2020, sono conseguenti anche all’articolo 67 del Decreto legge 18 del 17 marzo 2020 riguardante disposizioni in materia di “Sospensione dei termini relativi all’attività degli uffici degli enti impositori”, il quale tra l’altro sospende fino al 31 maggio 2020 i termini relativi “alle attività di liquidazione, di controllo, di accertamento, di riscossione e di contenzioso da parte degli uffici degli enti impositori”.