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Ufficio Stampa Associato del Chianti
Buoni spesa. I Comuni del Chianti hanno accolto oltre 600 domande per sostenere le famiglie in difficoltà
Utilizzate risorse statali per circa 200mila euro. Gli assessori Masti, Scarpelli e Trentanovi: “Abbiamo lavorato costantemente in rete condividendo il piano di azione, il contributo economico dei buoni spesa è stato affiancato ad altri interventi realizzati insieme alle associazioni di volontariato”
Continua a salire nel Chianti la curva del bisogno al tempo del Coronavirus, documentata dalle numerose famiglie che hanno richiesto l'accesso ai buoni spesa, i contributi economici destinati al sostegno di situazioni di fragilità economica e sociale. l Comuni di Barberino Tavarnelle, Greve in Chianti e San Casciano hanno rilevato, dall'attivazione della misura del governo, oltre 1000 domande avanzate dai cittadini residenti nei tre territori. Mettendo in campo le risorse assegnate, in base alle norme del DPCM del 28 marzo 2020, le amministrazioni comunali hanno provveduto ad accoglierne fino a questo momento oltre 600. Alcune domande infatti pervenute agli uffici Servizi sociali sono state ritenute non valide in quanto presentate più volte o non contenenti i requisiti necessari.

"Grazie al personale dell'Unione comunale del Chianti Fiorentino - dichiarano gli assessori alle Politiche sociali Elisabetta Masti, Ilary Scarpelli, Giacomo Trentanovi - che ha lavorato costantemente in rete con un piano di azione condiviso rispetto all'attività di erogazione e di consegna dei buoni spesa, le richieste di accesso ai buoni spesa sono state esaminate con grande attenzione: molte sono state accolte, altre respinte perché presentate in modo reiterato prive dei dati richiesti. Altre ancora sono state sospese per le integrazioni mancanti, gli uffici sono ancora intenti a esaminare le domande, sebbene ne siano rimaste poche da portare a compimento”. Complessivamente le amministrazioni comunali hanno utilizzato risorse statali per circa 200mila euro.

A seguito delle norme relative al “Buono spesa”, contenute nel DPCM del 28 marzo 2020, i Comuni hanno organizzato in maniera condivisa e coordinata l’attività di supporto alle famiglie in difficoltà nell’ambito della solidarietà alimentare. La campagna diffusa dall’Unione del Chianti con il messaggio “La spesa che non ti lascia solo” ha offerto un contributo concreto a coloro che sono stati colpiti dall’emergenza del Coronavirus dal punto di vista economico e sociale, affiancando a tale misura ad altri interventi realizzati insieme alle associazioni di volontariato e alle comunità per il sostegno orientato ai bisogni dei più deboli.

08/05/2020 20.28
Ufficio Stampa Associato del Chianti


 
 


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